Benvenuti alla resa dei conti. Natale è alle porte, alcune scadenze fiscali sono alle porte, il mercato è alle porte. Il masochismo tutto catanzarese scrive un’altra pagina leggendaria proprio alla vigilia della partita più importante dell’anno. Stasera al “Flaminio” il Catanzaro di Auteri sfiderà la Cisco Roma davanti alle telecamere della RAI, in uno scontro al vertice importantissimo nell’economia del campionato. Una vittoria eliminerebbe definitivamente i romani dalla lotta per la promozione diretta. E, soprattutto, terrebbe i giallorossi davanti alla Juve Stabia, con un calendario più favorevole da qui allo scontro diretto del 21 febbraio.
I FATTI – Il quotidiano Calabria Ora riferisce ai suoi lettori di una lunga riunione in sede tra i vertici dell’FC Catanzaro, lo staff tecnico e tutti i giocatori. Secondo indiscrezioni raccolte dal giornale, ci sarebbero gravissimi problemi economici in seno alla società, stipendi non corrisposti, rischi di ammutinamento dei calciatori. Il tutto corredato da un reportage fotografico con i volti di Caputo e compagni, accompagnato da didascalie che interpretano da oltre un vetro gli umori dei giocatori. La società reagisce ed emette un comunicato durissimo in cui smentisce Calabria Ora, bollando come fantasiosa la ricostruzione dell’autore del pezzo Giovanni Bevacqua e annunciando querele oltreché esposti all’Ordine dei Giornalisti e al Garante della Privacy. Il giornale controreplica ieri mattina con un editoriale al vetriolo del direttore Pollichieni, che chiama in causa il presidente dell’Ordine dei Giornalisti e socio dell’FC Soluri, come “arbitro” di questa sfida (ndr: un arbitro in palese conflitto d’interessi). Intanto, a firma della redazione, esce un altro pezzo durissimo che ripercorre le vicende della stagione, a partire dalla travagliata nascita del Catanzaro di Aiello fino a definirlo come un qualcosa che “non ha più nulla a che fare con quella gloriosa compagine che ha portato la Calabria nel calcio che conta e ha fatto rispettare i colori giallorossi in tutta Italia”.
BUONGIORNO “CALABRIA ORA” – UsCatanzaro.net continua sulla sua linea molto chiara. Attenersi il più possibile ai fatti e analizzare senza paraocchi le vicende che riguardano la squadra giallorossa. Appare molto strana questa uscita di Calabria Ora. Dopo 4 mesi di felpati elogi e di interviste alla camomilla al presidente Aiello (l’ultima 10 giorni fa), il quotidiano si accorge nell’immediata vigilia della sfida con la Cisco che il Catanzaro ha problemi economici. Benissimo. Meglio tardi che mai. La linea del giornale, tracciata dal redazionale di stamattina (ancora Donnarumma-Provenza, acquisti che hanno appesantito il bilancio e via dicendo) assomiglia troppo a quella tenuta da Soluri in estate durante la “guerra dei comunicati” per essere credibile e realistica. Né tantomeno appare attuale. I problemi economici, infatti, sono sotto gli occhi di tutti da mesi e non sono mai stati nascosti dal presidente Aiello.
COSTRUIRE, NON DISTRUGGERE – Da tempo UsCatanzaro.net ritiene necessaria una svolta “progettuale” e “imprenditoriale” da parte della società, magari con il coinvolgimento di altri soci. La risposta è ancora fredda, da parte degli imprenditori e del pubblico. Ma dal punto di vista sportivo i fatti parlano di un Catanzaro che è in testa col record storico di punti. Sul piano organizzativo si registrano numerosi passi in avanti sulla strada della normalità. Sul versante economico-societario, la fragilità di questo Catanzaro sconta anche (ma non solo) il pesante dazio di scellerate gestioni precedenti, da quella Coppola-Pittelli a quella Bove-Soluri. La presenza in società di questi ultimi due soggetti è stata sempre additata da UsCatanzaro.net come una palla al piede pesante dal punto di vista dell’immagine e non solo.
NO ALLE QUERELE – Adesso questa guerra che non conviene a nessuno. Lo scoop di Calabria Ora poggia su una serie di non-notizie e di interpretazioni che non hanno riscontri (per ora) e che la società smentisce. Il reportage fotografico, peraltro di pessima qualità, è degno di un magazine patinato e non delle splendide inchieste che lo stesso giornale ha fatto in passato su argomenti ben più importanti di una piccola realtà calcistica di quarta serie. Dall’altra parte la reazione della società è sproporzionata. Il giornalismo, anche quando non piace, deve essere libero di potersi esprimere. Devono essere i fatti e i risultati del campo a confermare o a smentire quanto scritto da Calabria Ora, non le querele e gli esposti. E il silenzio stampa verso una singola testata è degno più di un regime bulgaro che di una società che sta cercando di crescere e di rilanciarsi sul piano dell’immagine. Tra l’altro uno dei soci del FC Catanzaro è anche il presidente dell’ODG Calabria: un paradosso tutto catanzarese.
IL FUTURO DOPO ROMA – I problemi ci sono (Aiello e Pitino ne hanno parlato spesso) e il primato è lì sotto gli occhi di tutti. I media hanno il compito di informare i tifosi e i cittadini. Con pacatezza e rigore. Provando tutti ad abbassare i toni. Rimanendo ai fatti e andando aldilà di un vetro appannato. Altrimenti a perdere saranno solo i tifosi, sballottati come sempre nell’incertezza. Domani sera, per fortuna, c’è Cisco-Catanzaro. Parlerà il campo, come sempre. Poi il mercato di gennaio chiarirà molte cose sul futuro di Aiello e del suo Catanzaro. Una società nata col contributo decisivo della “colletta” estiva e che adesso può svoltare verso un futuro migliore o tornare per sempre nell’oblio. Con Aiello catalizzatore di meriti e colpe del destino della squadra.