CATANZARO
– Sala stampa dello stadio “Nicola Ceravolo”, ore 18.06: entra
Piero Braglia, testa alta, mani in tasca e già con in mente le domande
che i giornalisti gli porranno. Non ci vuole poi molto a prevederle. Pierino
la peste, però, risponde senza alcun problema e spiega chiaramente il
suo pensiero: «Per la prima volta ho visto il vero Catanzaro –
ha esordito il tecnico di Grosseto –. Con la prestazione di oggi posso tranquillamente
affermare che siamo sulla buona strada. Certo, dispiace aver perso due punti
per una ingenutià sul primo gol ma inutile piangersi addosso. Dispiace
per la partita e dispiace per il pubblico che meritava la vittoria. Nervosismo?
Io oggi non ne ho visto affatto. Non possiamo pretendere di vedere in campo
giocatori tranquilli, quelli non vanno da nessuna parte. Sul terreno di gioco
bisogna sempre lottare».
Anche nel spiegare le sue scelte tecniche (Lafuenti al posto di Gentili e Milone
per Ciardiello) Braglia ha risposto senza pensarci su due volte: «Il
Catanzaro ha tanti validi giocatori e di conseguenza è normale che qualcuno
debba restare fuori. Bisogna fare delle scelte diverse ogni domenica».
In versione “100% rammaricato” è Mauro Briano, autore del
fallo che ha permesso al Benevento di pareggiare su calcio di punizione. «Il
fallo non c’era assolutamente – spiega subito l’ex centrocampista
della Reggina – ho toccato soltanto il pallone e l’arbitro ha
deciso di fischiare lo stesso. La punizione poi è stata un colpo di fortuna
per il Benevento; la palla è carambolata tra le gambe di tre uomini ed
ha ingannato Lafuenti, non poteva farci niente. Nel primo tempo, comunque, abbiamo
giocato e davvero bene e se manterremo questo ritmo nelle prossime partite sarà
difficile perdere. Personalmente devo migliorare ancora tantissimo, appena saremo
tutti in forma faremo divertire ancor più il pubblico».
L’ultimo a varcare la soglia della sala stampa del “Ceravolo”
è stato Sasà Ambrosino. Il suo pensiero ha rispecchiato praticamente
quello di Briano. Il centrocampista di Pozzuoli, però, ha voluto parlare
anche del suo gol sbagliato. «Ero in velocità e appena preso
palla ho pensato di tirare sul secondo palo. Forse avrei potuto avanzare ancora
un po’ ma ho deciso in quel modo, Lotti poi ha fatto la grande parata».
– Sala stampa dello stadio “Nicola Ceravolo”, ore 18.06: entra
Piero Braglia, testa alta, mani in tasca e già con in mente le domande
che i giornalisti gli porranno. Non ci vuole poi molto a prevederle. Pierino
la peste, però, risponde senza alcun problema e spiega chiaramente il
suo pensiero: «Per la prima volta ho visto il vero Catanzaro –
ha esordito il tecnico di Grosseto –. Con la prestazione di oggi posso tranquillamente
affermare che siamo sulla buona strada. Certo, dispiace aver perso due punti
per una ingenutià sul primo gol ma inutile piangersi addosso. Dispiace
per la partita e dispiace per il pubblico che meritava la vittoria. Nervosismo?
Io oggi non ne ho visto affatto. Non possiamo pretendere di vedere in campo
giocatori tranquilli, quelli non vanno da nessuna parte. Sul terreno di gioco
bisogna sempre lottare».
Anche nel spiegare le sue scelte tecniche (Lafuenti al posto di Gentili e Milone
per Ciardiello) Braglia ha risposto senza pensarci su due volte: «Il
Catanzaro ha tanti validi giocatori e di conseguenza è normale che qualcuno
debba restare fuori. Bisogna fare delle scelte diverse ogni domenica».
In versione “100% rammaricato” è Mauro Briano, autore del
fallo che ha permesso al Benevento di pareggiare su calcio di punizione. «Il
fallo non c’era assolutamente – spiega subito l’ex centrocampista
della Reggina – ho toccato soltanto il pallone e l’arbitro ha
deciso di fischiare lo stesso. La punizione poi è stata un colpo di fortuna
per il Benevento; la palla è carambolata tra le gambe di tre uomini ed
ha ingannato Lafuenti, non poteva farci niente. Nel primo tempo, comunque, abbiamo
giocato e davvero bene e se manterremo questo ritmo nelle prossime partite sarà
difficile perdere. Personalmente devo migliorare ancora tantissimo, appena saremo
tutti in forma faremo divertire ancor più il pubblico».
L’ultimo a varcare la soglia della sala stampa del “Ceravolo”
è stato Sasà Ambrosino. Il suo pensiero ha rispecchiato praticamente
quello di Briano. Il centrocampista di Pozzuoli, però, ha voluto parlare
anche del suo gol sbagliato. «Ero in velocità e appena preso
palla ho pensato di tirare sul secondo palo. Forse avrei potuto avanzare ancora
un po’ ma ho deciso in quel modo, Lotti poi ha fatto la grande parata».