Un successo ampiamente meritato quello tributato mercoledì 16 ai Quartaumentata all’auditorium “A. Casalinuovo” di Catanzaro per il primo fuori programma della VII edizione del “Festival d’Autunno” che, contemporaneamente, ha inaugurato la programmazione 2009/2010 dell’A.R.Di. S., Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio della quale si sono resi promotori, il commissario regionale Rita Commisso e del direttore Costantino Mustari. La rilettura in dialetto calabrese di alcuni brani del repertorio di Fabrizio De Andrè ha visto protagonisti Paolo Sofia, alla voce, Salvatore Gullace, alla chitarra, al mandolino, ai cori, Giuseppe Platani, al basso e ai cori, Massimo Cusato, alle percussioni e alla batteria, Piero Cusato, alle tastiere, Francesca Italiano e Federica Giordano, ai cori. Il gruppo calabrese forte della esperienza vissuta in qualità di ospite al recente “Premio De Andrè”, dedicato al paroliere Sergio Bardotti, ha in seguito registrato l’album “Dai diamanti non nasce niente”. Tutti i brani inseriti in questo lavoro sono stati presentati per la prima volta in pubblico.
Da “Dolcenera” a “Creuza de ma”, divenuta “Mulattiera i mari”, da “Don Raffaè” a “Un giudice”, divenuta “Nu giudici”, Da “Giugno ‘73” a “Hotel Supramonte” divenuta “Hotel “Supramonti” non c’è brano che non abbia mantenuto la freschezza originale, grazie alla band che ha riletto con perizia le partiture di De Andrè. Il concerto è stato idealmente suddiviso in due parti. Se nella prima doveroso era il tributo al cantautore genovese, nella seconda parte i Quartaumentata si sono esibiti in alcune delle perle del loro repertorio. Dall’impegno si è passati alla gioia di una musica che coinvolge il pubblico con la grande energia che pervade ogni brano. Ad affiancare “Abballami” e “Bella balla” c’è una cupa “Morte apparente” durante la quale emerge l’espressiva teatralità di Paolo Sofia. Ma è tutto il gruppo che si contraddistingue per una tecnica elevata e per una compattezza inaspettata. Il finale riserva un’altra sorpresa con l’esecuzione di “Ostinata mente”, brano di Niccolò Fabi, con un inserimento di “Disperato erotico stomp” di Lucio Dalla fino al delirante finale di “U munnu balla”.
“Il concerto dei Quartaumentata – commenta alla fine Antonietta Santacroce – si è fatto apprezzare per la qualità delle esecuzioni dei brani e per la tecnica dei singoli componenti la band, che può essere inserita di diritto tra i gruppi emergenti dell’intero panorama musicale nazionale. Sono contenta di questo anno con un gruppo che rappresenta la Calabria ai massimi livelli e spero che a breve possano godere del successo che meritano”.
Il concerto dei Quartaumentata ha chiuso la VII edizione del “Festival d’Autunno”, riuscendo ad accreditarsi come la maggiore manifestazione della Calabria, senza trascurare gli ottimi riscontri ottenuti a livello nazionale. I numeri positivi saranno il punto di partenza della prossima stagione che sin da ora si preannuncia ancora più ricca ed interessante.