Il “Ceravolo” non si tocca!: nota di CNC

 

Lo stadio “Nicola Ceravolo” non si tocca! La polemica portata avanti dalla società calcistica femminile catanzarese contro l’FC Catanzaro ci sembra mal indirizzata, dal momento che l’errore e l’equivoco – in tutta questa vicenda – vanno ricercati altrove, ovvero nei soggetti che hanno concesso l’autorizzazione a disputare le partite del campionato di calcio in rosa sul manto erboso di Via Paglia.

Come tutti sanno un terreno di calcio ha bisogno di essere mantenuto in condizioni ottimali, ragion per cui non può essere “calpestato” più volte durante la settimana. Questa è una delle motivazioni principali per cui tutte le squadre di calcio, Catanzaro compreso, effettuano gran parte degli allenamenti su altri terreni di gioco, nella fattispecie sul Gullì e sul Curto. Se ciò è vero e se ciò ha una sua logica anche in funzione della resa dei calciatori, ci sembra inverosimile che qualcuno abbia potuto dare il placet alla società Materdomini calcio femminile, che può giocare su altri spazi presenti in città. Ma a dirla tutta, e a rischio di apparire antipatici, ci sembra anche azzardato che qualcuno abbia potuto avanzare una richiesta simile. Dunque, alla luce di quello che leggiamo sulla stampa, pur essendo sinceramente rammaricati che la squadra calcistica femminile del Catanzaro non abbia potuto disputare il match in calendario con ciò subendo un danno oggettivo sia dal punto di vista dell’immagine che della penalizzazione che subirà dalla federazione, non possiamo non stigmatizzare ancora una volta l’errore che sta a monte di tutta questa faccenda. Ribadiamo ancora una volta: il “Ceravolo” non si tocca.

Fra l’altro, mai come in questo momento l’FC Catanzaro – che sta giocando un ottimo calcio e ha meritoriamente guadagnato la vetta della classifica del campionato di seconda divisione – merita tranquillità, attenzioni e un terreno di gioco da mantenere nelle massime condizioni di salute possibile. Concedere l’utilizzo del manto erboso per altri fini è, per rimanere in tema calcistico, un autogoal clamoroso. Pertanto, al di là delle beghe e delle polemiche, al di là del torto di qualcuno e delle ragioni di altri che pure possiamo comprendere, quello che adesso si rende assolutamente necessaria è la revoca di eventuali autorizzazioni concesse con troppa leggerezza a chicchessia per calcare il manto erboso del “Ceravolo”. In questo momento vi è una causa superiore rappresentata dal cammino dell’FC Catanzaro verso la promozione in C1, cammino che non consente di lasciare spazio a polemiche, battibecchi e altro.

Dr. Giuseppe Gualtieri – Dr. Eugenio Riccio

Gruppo Consiliare Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”

Autore

Salvatore Ferragina

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