Che Scopelliti sia un candidato anomalo e inadeguato per la presidenza regionale della Calabria lo abbiamo specificato già diverse volte, argomentando con dovizia di particolari le ragioni per le quali questa inadeguatezza è ormai palese a molti calabresi. Adesso c’è un imbarazzante motivo in più che irrobustisce l’inopportunità che il sindaco reggino si candidi: il sostegno garantito dal duo Mastella-Nucara. Sorvoliamo sull’inutile segretario repubblicano: è indegno di una nostra pur minima considerazione. Su Mastella invece ci pronunciamo. L’ex guardasigilli, proprio pochi giorni fa, durante una sua visita in Calabria (che faccia tosta!) ha dichiarato che “se il candidato del centrodestra è Scopelliti, noi dell’UDEUR sosterremo Scopelliti”. Il ceppalonico addirittura ha aggiunto di auspicare “una bella figura e di avere un notevole risultato” alle imminenti competizioni calabre.
Parafrasando l’ex ministro ceppalonico è fin troppo facile replicare che qualora Mastella sostenga un qualunque candidato alla presidenza della regione, quel candidato sarebbe automaticamente percepito come il peggiore possibile per guidare la Calabria. Infatti l’ex guardasigilli sarà perennemente ricordato per essere l’artefice di una delle peggiori azioni di malapolitica, ovvero il decreto che porta la sua firma attraverso cui ha scippato alla Calabria la sede meridionale della Scuola Superiore di Magistratura, argomento ancora attuale. Se Peppe Scopelliti viene sostenuto da un uomo come Mastella, che ha usato il potere ed il Ministero di cui era titolare per derubare vergognosamente la Calabria di una grande opportunità, e se contestualmente Peppe Scopelliti non rinunciasse all’appoggio manifestato dal ceppalonico, allora anche solo in virtù della proprietà transitiva potremmo desumere – ancora una volta – che la candidatura del sindaco reggino non va bene. Pertanto Mastella è solo l’ultima – in ordine di tempo – fra le cause che rendono il sindaco reggino improponibile: non dimentichiamo il dato imbarazzante per il quale scopriamo che Scopelliti è tutt’altro che un sindaco virtuoso se è vero che i debiti della sua amministrazione ammonterebbero a circa 23 milioni di euro come leggiamo sulla stampa nazionale e se è vero che la Corte dei Conti lo ha condannato per la vicenda Italcitrus. Non dimentichiamo inoltre che Scopelliti è cresciuto in un terreno di coltura alimentato da un becero municipalismo che ancora di recente ha creato scontri con Catanzaro quando ha preteso, e tuttora pretende, di erodergli ruoli e funzioni tipicamente afferenti al capoluogo di regione (solo per citare le ultime rivendicazioni basti ricordare la vicenda della Direzione Regionale del Lavoro, delle Dogane, il Competence Center delle Poste). E che dire dell’infelice dichiarazione con cui Scopelliti ha affermato che la sua candidatura l’avrebbe accettata solo qualora questa avesse portato un beneficio alla sua Reggio! Nella sua logica faziosa, Castrovillari, Locri, Gioia Tauro, Lamezia Terme, Corigliano, Crotone, Cosenza, Vibo Valentia, Palmi, Rossano e via discorrendo, sono dunque luoghi non degni di attenzione?
Peppe Scopelliti non va bene per una lunga e dettagliata serie di ragioni. Il sostegno di Clemente Mastella è solo la conferma apodittica che Scopelliti non può andar bene per guidare la Calabria. Infine c’è un ulteriore dato sconcertante: il senatore Gentile in queste ore dichiara che Scopelliti “rappresenta il meglio della politica”. Di quella adulterata, aggiungiamo noi.
Fabio Lagonia
Presidente Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”