“Caro Rosario,
la vicenda Parco Romani, di cui riceviamo notizie solo dai giornali e ieri, purtroppo, dall’estemporanea dura protesta di alcuni operatori economici presenti nei corridoi del palazzo municipale, assume sempre più contorni indefiniti e direzioni nebulose. L’unico elemento certo è la disperazione che ormai invade l’animo dei circa duecento cittadini catanzaresi che hanno investito risparmi e speranze in un progetto che voleva essere ambizioso e che, invece, nascondeva contraddizioni e limiti. Il fatto che proprio queste contraddizioni e questi limiti rischino di gravare unicamente sulle spalle di pochi imprenditori, impone l’assunzione di una più larga e condivisa responsabilità, che sappia coniugare legalità e trasparenza ai bisogni degli utenti, indelebile tutela degli interessi del Comune, sia quelli economici che quelli territoriali, agli interessi dei privati che, a vario titolo, ora sono impegnati a tenere in vita quel progetto. Credo sia opportuno che il Consiglio Comunale sia reso edotto della complessa situazione e di tutti i passaggi che l’hanno determinata, al fine anche di assumere eventuali determinazioni in merito”
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