<Come diceva mio papà quando da bambino cercavo di fare il furbetto, anche la giunta comunale “trova sempre ‘a pezza a culura”. Cerca di metterla ancora una volta sul porto, adducendo giustificazioni infanti al fatto che l’infrastruttura ancora non ci sia. Qualche amministratore assicura che il porto si farà, come se in politica la coniugazione dei tempi dei verbi sia una piccola variabile indipendente. Il porto si farà ! Ma non si era detto, fin dalla campagna elettorale, che la lunga attesa del porto avrebbe avuto i giorni contati ? Questo ritornello ci è stato ripetuto enfaticamente nel corso di questi ultimi tre anni. Più volte abbiamo visto esponenti di giunta e della maggioranza farsi riprendere e fotografare davanti a quella monca struttura, felici e rassicuranti che sì, quella sarebbe stata la volta buona. Il porto sarebbe stato completato a momenti. Non più tardi di venti giorni fa, nella stanza del sindaco, si è tenuta una riunione ristretta alla presenza del nuovo assessore regionale, Amato, il quale, essendo di Marina, sembrava potesse offrire una rapida soluzione discendente dai suoi cinque anni trascorsi all’interno della maggioranza che ha governato con ampiezza di mezzi e risorse la Regione. E questo accadeva mentre veniva consumato l’atto di inaudita leggerezza tecnico – politica – amministrativa, che portava il Comune ad essere escluso da possibili finanziamenti per decorrenza dei termini di presentazione della domanda per i fondi Fers. Prima ancora, lo dico a colore che scaricano sempre la responsabilità sul Governo nazionale, Catanzaro veniva esclusa dai finanziamenti che il governo di centrosinistra aveva concesso per il completamento di una decina di porti in Italia, e qualcuno anche in Calabria. Dinanzi alle ultime inadempienze e a tanta svogliatezza, più di uno, tra tecnici ed amministratori, avrebbe dovuto dimettersi o essere destituito dall’incarico. Ciò non accade. E,.invece, si continua a elargire infantili giustificazioni, che da sole bastano a confermare la responsabilità dell’amministrazione attiva rispetto alla situazione determinatasi. Non voglio farla lunga, né indugiare in polemiche che potrebbero accrescere il legittimo fastidio che prova la gente, specialmente quella di mare e che con il mare lavora, dinanzi alla storica incompiuta che, se da una parte, accentua la crisi economica della Città, dall’altra, rende più dura l’emergenza ambientale e più precaria la stessa sicurezza dell’abitato. Chiedo soltanto che la si smetta di utilizzare il porto a fini propagandistici ed elettoralistici. Le chiacchiere non servono più. Neppure per “rubacchiare “ qualche voto di qua o di là. Serve soltanto che quanti hanno responsabilità e competenze, impegnino con forza il governo nazionale e, soprattutto, la Regione a creare immediatamente tutte le condizioni, progettuali e finanziarie, affinché entro un anno il porto di Catanzaro sia realizzato. Forse, c’è ancora chi non sa che tra poche settimane inizieranno – e ne siamo felici -i lavori per la costruzione, con il concorso determinante dei privati, del porto di Simeri- Sellia. L’impegno sottoscritto nel contratto è di consegnarlo, chiavi in mano, entro due anni. Quando il tempo e la volontà non sono optional >
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