Ospedale Militare: trasformare le avversità in opportunità

Nota dell’ìOsservatorio per il decoro urbano di Catanzaro

Se risponde a verità quanto diffuso dalla stampa locale, la storica struttura dell’ex Ospedale Militare di Catanzaro non riaprirà i suoi battenti perché il progetto di riqualificazione e riconversione, contemplato in una convenzione del 2008 stipulata tra regione Calabria e Ministero della Difesa per l’istituzione di una struttura sanitaria riabilitativa, sembrerebbe aver perso la sua forza, travolto dal mare magnum del disavanzo sanitario regionale.

Sono trascorsi poco più di trent’anni da quando, alla soppressione del 1976 dell’Ospedale Militare di Catanzaro, che pure aveva egregiamente operato per oltre centodieci anni, le autorità politiche regionali e locali – come si legge in una accorata monografia del colonnello Stornelli – impegnarono tutte le energie per evitare la chiusura della tradizionale e benemerita Istituzione, causata, anche allora cone adesso, dal riordinamento dell’organizzazione sanitaria militare. E ci riuscirono, tant’è che, nel 1978, fu decisa la trasformazione dell’Ospedale Militare in Centro Medico Legale.

Questa volta, però, sembra che non ci siano speranze per ulteriori tentativi di mantenimento di strutture sanitarie nel complesso religioso del Convento dei Frati Minori Osservanti. Questa volta, gli uomini politici non sono riusciti ad evitare la definitiva chiusura del severo portone, al quale anche la statua del generale Stocco sembra volgere le spalle.

 Siamo convinti, però, che questa circostanza negativa possa essere sfruttata positivamente, a condizione che ci si concentri sull’acquisizione dell’edificio alla proprietà comunale, in previsione della destinazione dello stesso ad accogliere istituzioni ed organismi di rilievo.

L’antico e pregevole Monastero dell’Osservanza, al cui interno, attorno al suggestivo chiostro, sono visibili particolari architettonici ed emergenze archeologiche dell’impianto primitivo, è una costruzione risalente alla metà del XV secolo e venne edificato in un’epoca in cui, gli orgogliosi catanzaresi, riuscirono a sottrarsi al tirannico e sanguinario dominio del suo ultimo conte Antonio Centelles, combattendo ed immolando la sua migliore gioventù, non arrestandosi neppure davanti all’interdetto papale, fulminato sulla città da Pio II a causa dell’eccidio, a furor di popolo, di un canonico che aveva ordito una congiura contro la città.

Il sindaco di Catanzaro, i presidenti della Provincia e della Regione e tutti i parlamentari catanzaresi non possono permettere che il Monastero dell’Osservanza diventi testimone della sconfitta di un’intera città e di tutta la sua classe politica e si avvii, forse, ad essere cartolarizzato, passando per la jattura del degrado e del decadimento strutturale, i cui segni sono già visibili sul tetto in cui si possono notare alcune tegole divelte, pericolosamente instabili, sicuramente causa di infiltrazioni all’interno delle antiche murature e dei suoi austeri ambienti.

 

21/11/2009                                        

Osservatorio per il Decoro Urbano di Catanzaro

Autore

Salvatore Ferragina

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