La nostra solidarietà al sindaco Speranza
All’indomani dell’aggressione subita dal sindaco di Lamezia Terme, il primo sentimento che desideriamo esprimere a Gianni Speranza è la solidarietà sincera e convinta del movimento civico “CatanzaroNelCuore” in tutte le sue componenti. E’ una vicenda che ci lascia costernati giacché, pur nella complessità dei fatti e delle conseguenze che da essi discendono, appare chiaro che l’amministrazione comunale della cittadina catanzarese è scevra da qualsiasi responsabilità dal momento che le demolizioni in atto sono il frutto di una sentenza del locale tribunale. Sentenza che, a sua volta, non fa altro che obbligare l’applicazione di leggi della Repubblica Italiana. In quest’ottica riteniamo allora che la rabbia di taluni soggetti, particolarmente vivaci, sia stata mal indirizzata. Non può essere Gianni Speranza il colpevole di questa faccenda. E non è certamente Gianni Speranza l’abusivo in questa storia. L’aggressione che egli ha subìto è il segnale di un clima adulterato a causa di pericolose derive che certi settori della comunità lametina vorrebbero imporre, e che fortunatamente la stragrande maggioranza di quella città aborrisce. Ma se questo è vero bisogna che tutta la cittadinanza si stringa attorno al suo sindaco, non solo in quanto primo cittadino ma per l’impegno difficile e rischioso che mette quotidianamente nel perseguire una legalità che appare così difficile da raggiungere. E’ proprio questo il momento di stringersi attorno a Gianni Speranza, al di là dell’appartenenza ideologica di ciascuno. In tal senso bolliamo in modo assai negativo le strumentalizzazioni di questa vicenda con le quali alcuni ambienti politici si sono spudoratamente esercitati contro il sindaco di Lamezia Terme: un atteggiamento che ci appare ancora più irresponsabile se lo contestualizziamo in queste ore nelle quali la rabbia, le proteste e le violenze sono già sovrabbondanti.
Di certo c’è che il problema dell’abusivismo e della devastazione urbanistica è diffuso in tutto il Mezzogiorno. Altrettanto vero è che un provvedimento giudiziario deve intervenire in modo imparziale su tutti gli abusi. Ma pur comprendendo umanamente il dramma di chi si vede “sfrattato” da un immobile che, seppur abusivo, rappresenta il suo unico tetto, di contro mai comprenderemo quanti hanno devastato il territorio consapevoli di farlo e sfidando le leggi e il decoro. Non possiamo correre il rischio che la tracotanza assurga a modello sociale. Vogliamo pensare che il rispetto delle regole sia ancora un valore, oltre che un dovere. E preferiamo immaginare che la politica sia il luogo democratico del confronto civile e non un terreno calpestato dai barbari. Pertanto esprimiamo ancora una volta la nostra solidarietà sincera e la nostra vicinanza a Gianni Speranza.
Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”