La sala del Consiglio comunale di palazzo de Nobili ha ospitato la Giornata mondiale dell’infanzia celebrata in occasione del ventennale della “Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.
E’ stato il presidente del Comitato provinciale dell’Unicef, Anna Maria Fonti Iembo, a relazionare sulle condizioni in cui vivono i bambini in tutto il mondo, fornendo numeri che se da un lato testimoniano alcuni miglioramenti, dall’altro evidenziano come la strada per garantire pari opportunità di vivere una infanzia tranquilla sia ancora lunga. Così, se nel 2008 il numero annuale di decessi sotto i cinque anni è diminuito da 12,5 milioni, nel 1990, a quasi 9 milioni “è sempre sconvolgente sapere – ha affermato – che ogni sei secondi muore un bambino”.
Anna Maria Fonti Iembo, dopo aver ringraziato le autorità presenti, ha ricordato come si debba diffondere una nuova mentalità nell’adulto che deve ascoltare e comprendere i bambini. Poi ha invitato tutti a leggere a fondo ciò che recita la Convenzione, facendo in modo che “i valori lì contenuti – ha spiegato – diventino per ognuno strategie di vita”.
Il sindaco Rosario Olivo nel portare il saluto suo e dell’amministrazione tutta ha voluto ringraziare l’Unicef e la dottoressa Iembo per l’impegno profuso in questi anni. “E’ una lotta – ha esordito il primo cittadino – difficile e c’è tantissimo da fare per sconfiggere la malnutrizione, le grandi malattie come l’aids e la violenza sui bambini. Una battaglia – ha proseguito Olivo – che richiede l’impegno di tutti sulla strada di una presa di coscienza del problema che è necessaria e fondamentale. Bisogna produrre consapevolezza, ed è quello che egregiamente fa l’Unicef. Come Amministrazione, le risorse che abbiamo disponibili sono poche ma abbiamo cercato in ogni modo di portare avanti politiche finalizzate al sostegno dell’infanzia. Penso al contributo dell’amministrazione comunale per la Casa di Nilla, che accoglie minori vittime di abusi sessuali e maltrattamenti, e la Casa di Alì, che ospita minori stranieri non accompagnati. E ancora le colonie estive che permettono a tanti bambini di trascorrere spensieratamente le vacanze: Sono piccoli gesti in un settore importante dove quello che si fa non è mai troppo”.
A rappresentare il presidente della Provincia Wanda Ferro, impegnata in un altro appuntamento istituzionale, il consigliere provinciale Ivan Cardamone, mentre per il direttore dell’Ufficio scolastico Regionale, Francesco Mercurio, è intervenuto l’ispettore Domenico Torchia il quale ha offerto ai presenti un ripensamento critico della Convenzione. “Malgrado gli sforzi di alcuni stati, non si è determinato un vero cambiamento. Questo perché – ha affermato – la “diversità” non è stata mai superata. Così il rispetto dei diritti inalienabili è sempre dipeso dal posto in cui si vive e dalla cultura che si esprime”. Torchia ha sottolineato il ruolo che svolge la scuola nella diffusione della cultura, “determinante – ha concluso – perché permette di reinterpretare la realtà e di avere capacità relazionale con l’obiettivo di raggiungere la convivialità delle differenze”.
L’impegno in favore dei bambini è stato testimoniato anche dal mondo dello sport cittadino, in particolare dalla Volley Stirparo. A rappresentare la società pallavolistica una delegazione di atleti capeggiata dal dirigente Dario Poltronieri, il quale ha parlato del valore pedagogico ed educativo dello sport e dell’impegno nei confronti di circa 300 bambini che la Stirparo segue sul territorio provinciale.
All’iniziativa, moderata da Domenico Gareri, hanno partecipato diverse delegazione di scuole cittadine e alcuni alunni hanno preso la parola per testimoniare il loro pensiero sui temi trattati dalla Convenzione.