In data odierna la Direzione Sanitaria con il supporto della struttura aziendale di Rischio Clinico, ha rassegnato la relazione riguardante il video e il servizio realizzato in alcuni Ospedali del Centro Sud, tra i quali il Presidio Ospedaliero Pugliese della nostra Azienda, dal settimanale Panorama a cura del giornalista Carmelo Abbate.
Dalla relazione si possono trarre le seguenti conclusioni con relativi provvedimenti che saranno adottati dagli organismi aziendali competenti (Commissione di disciplina e Nucleo di Valutazione):
a. Non è stata messa a rischio la salute dei pazienti e degli operatori: a riguardo dei percorsi differenziati pulito – sporco le norme vigenti in ambito ospedaliero prescrivono, che ove l’ospedale, per motivi strutturali, non consenta percorsi differenziati, il trasporto di materiali deve prevedere misure idonee a non consentire contaminazioni ambientali. Si evidenzia che il vitto destinato ai Pazienti arriva e viene distribuito in contenitori ermeticamente sigillati. Lo sporco viene raccolto e trasportato in appositi contenitori sigillati.
b. I rifiuti radioattivi seguono altro percorso assolutamente esterno e non transitano in alcun modo attraverso locali dedicati all’assistenza.
c. Il comportamento degli Operatori della Pediatria è in linea con le indicazioni fornite dalle Società scientifiche più accreditate del mondo pediatrico, che consigliano di “tenere un comportamento informale” e quanto più in linea con le aspettative dei piccoli pazienti che vogliono un “dottore amico e che riesca a giocare con Loro”. I locali adottano anche per questo motivo colori sulle pareti e suppellettili adeguati a conferire all’ambiente un aspetto
rassicurante per contrastare il più possibile la paura e l’ansia che la permanenza in ospedale inevitabilmente comporta per un bambino.
d. L’uso di guanti è prescritto esclusivamente per il contatto con pazienti infetti o potenzialmente tali e per il trattamento di ferite e/o contatti con liquidi organici (prevenzione universale) e non per le visite generalistiche giornaliere: il contatto con il paziente in tutti glialtri casi è auspicabile al fine di non trasmettere distacco o peggio aumentare “la medicalizzazione” dell’atto, naturalmente previo lavaggio delle mani dopo ogni visita.
e. Nel nostro Ospedale sono adottati in via ordinaria protocolli e presidi medici di protezione nell’area delle sale operatorie contenuti in specifici regolamenti: nel caso in specie sono state rilevati comportamenti individuali non in linea con quanto regolamentato, che pertanto saranno sanzionati secondo le norme disciplinari e contrattuali vigenti.
f. Il divieto di fumo è disciplinato in regolamenti e pubblicizzato con la dovuta cartellonistica: anche su tale aspetto i comportamenti individuali non conformi al divieto saranno sanzionati secondo le norme disciplinari e contrattuali vigenti.
g. Indagini sul rischio di infezioni ospedaliere: si è disposto un più serrato monitoraggio da parte della Commissione Infezioni Ospedaliere, attiva da anni, che è l’organo tecnico di sorveglianza della diffusione in ambito ospedaliero. A tal proposito si è sperimentato in alcuni reparti, negli anni scorsi, l’utilizzo di soluzioni idroalcooliche in salviette monouso o in dispenser sul carrello visite che hanno dimostrato buona compliance da parte degli Operatori e che pertanto dal prossimo anno saranno in uso in tutti i presidi aziendali, senza considerare che nelle Medicherie e Infermerie è da anni presente un poster dedicato che ricorda i vantaggi delle mani pulite per i Pazienti e gli Operatori ai fini della prevenzione delle infezioni associate all’assistenza sanitaria
h. L’accesso dei cittadini in area ospedaliera, trova molti ostacoli strutturali per una regolamentazione unica: giornalmente migliaia di cittadini accedono ai presidi per visite ambulatoriali e per prestazioni di ricovero in day hospital e in day surgery (molti ambulatori e strutture sono all’interno del presidio) e per le visite dei parenti di degenti. La situazione logistica attuale non consente di filtrare e/o differenziare gli accessi in modo ottimale.
i. La pur sporadica presenza di venditori ambulanti e/o questuanti, sottoposti peraltro ad allontanamento quotidiano da parte del personale di vigilanza, pur segnalata più volte a vari organi preposti (Polizia, Servizi Sociali), non è stata definitivamente risolta. Il che si spiega con la rilevanza sociale del fenomeno che mette a dura prova l’organizzazione ospedaliera.
j. La presenza non autorizzata del “falso dr. Trimarchi della associazione Orchidea ONLUS” è stata resa possibile da una serie di sotterfugi artatamente messi in atto: le false generalità, il falso ruolo, la falsa qualifica, la falsa divisa e l’aperta violazione personale di divieti, peraltro segnalati con apposita cartellonistica descritta puntualmente nell’articolo di stampa.
k. I comportamenti “accoglienti “ degli operatori, se pur carpiti con modalità assai discutibili (e di cui si discuterà, se è il caso, nelle opportune sedi), saranno sanzionati per gli aspetti di difformità e/o violazione dei regolamenti aziendali.
In ogni caso, come già comunicato telefonicamente al Dr. Carmelo Abbate, redattore dell’articolo apparso su Panorama, nella mattinata di lunedì 9 novembre alle ore 09,10, ho invitato ufficialmente il giornalista nei nostri 2 Presidi Ospedalieri per una visita guidata volta ad illustrare i miglioramenti strutturali, tecnologici ed organizzativi che questa Azienda ha realizzato nel corso dell’ultimo triennio e a far conoscere di persona la stragrande maggioranza degli Operatori che quotidianamente svolgono con coscienza e professionalità il loro lavoro in favore di un’Utenza che proviene da tutto il territorio regionale perlopiù in condizione di emergenza urgenza.
Nell’occasione fornirò al giornalista i dati delle prestazioni annualmente erogate e rappresenterò allo stesso la programmazione e le iniziative per gli anni a venire.
IL DIRETTORE GENERALE
Giuseppe Perri