ROSARIO OLIVO: MICROSPIE NON “ISTITUZIONALI”

Dovrebbero essere microspie di fattura artigianale, per la ricezione e registrazione di conversazioni a breve distanza, le “cimici” che sono state scoperte nella stanza del sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo e del presidente del Consiglio comunale, Franco Passafaro. 
Appare piuttosto improbabile, vista la consistenza rudimentale dei congegni che siano stati collocati nell’ambito di indagini della magistratura o da professionisti del settore.
Un’ipotesi, quella della sistemazione delle «cimici» nell’ambito di inchieste, ritenuta «improbabile» dal sindaco del capoluogo calabrese.
«Non mi risulta – ha detto Olivo – che siano in atto inchieste sull’amministrazione comunale e quindi devo ritenere il ritrovamento non “istituzionale”.
 A quanto pare – ha aggiunto – la sistemazione di ‘cimicì nella stanza del sindaco fa parte di una tradizione consolidata per questo, memore di vecchie vicende, quando mi sono insediato ho disposto la bonifica delle stanze». I congegni saranno sottoposti ad accertamenti nel tentativo di risalire all’identità delle persone che li hanno collocati nelle stanze del palazzo municipale di Catanzaro.

Autore

Salvatore Ferragina

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