CAOS SU CORSO MAZZINI

Nota del Movimento Politico Culturale “Calabria Oltre”

Ci eravamo ripromessi di non intervenire più sulla querelle riguardante la pedonalizzazione di Corso Mazzini, anche se sull’argomento restiamo sempre e comunque vigili ed attenti osservatori. Uno dei nostri ultimi interventi sull’argomento, invocava una pubblica presa di posizione da parte dell’Assessore al Traffico e alla Mobilità Urbana Roberto Talarico – al quale riconoscevamo meriti riguardo al suo attivismo a favore della città – ma l’unico riscontro avuto da parte dell’autorevole rappresentante della Giunta Olivo, è stato uno sconcertante ed assordante silenzio. Prendendo atto di ciò, siamo rimasti in attesa di nuovi eventi, che a dire il vero non si sono fatti attendere molto.

E’ infatti di questi giorni, l’intervento del Consigliere comunale di maggioranza Antonio Gigliotti, che con apprezzabile coraggio politico e senza la minima diplomazia dialettica che spesso confonde i comuni mortali, si rivolge alla sua stessa maggioranza denunciando lo stato di totale anarchia in cui versa il cosiddetto salotto cittadino, sottolineando come questa Amministrazione abbia disatteso tutte le promesse fatte alla cittadinanza, compresa l’ultima, che riguardava la proclamata chiusura al traffico del corso cittadino una settimana prima della riapertura delle scuole.

Ad oggi infatti, non solo  quanto promesso non si è realizzato, ma nessuno ha ritenuto di dovere giustificare a qualsiasi titolo la mancata chiusura del corso. Si continua nel mortificare quotidianamente un’intera città, privata della sua vera identità, rappresentata non dai Centri commerciali e dalle grandi distribuzioni, ma dal suo centro storico, bello, rinnovato, ma nel contempo vivibile e fruibile da parte di tutti i cittadini.

Volete sapere perchè tutto questo nella nostra città è impossibile da realizzare? Perchè a Catanzaro esiste una maggioranza di cittadini che rispetta le regole e che è favorevole alla pedonalizzazione di Corso Mazzini, perchè esiste una maggioranza di commerciati che onestamente ha preso atto che la crisi della loro attività non è riconducibile all’isola pedonale, dopo avere verificato che la parziale riapertura del corso non ha prodotto maggiori introiti alle loro attività commerciali.

Ma esiste anche una minoranza di cittadini, che pretende di effettuare i propri acquisti entrando quasi con la macchina fin dentro il negozio ed una minoranza di commercianti, convinta che la crisi derivi solo dalla chiusura al traffico del corso ed impreca contro l’intransigenza dei nuovi ausiliari del traffico – a cui va il nostro plauso per l’ottimo lavoro svolto – ai quali viene chiesto di avallare lo stato di assoluta anarchia, che si presenta sotto i nostri occhi.

E’ fin troppo evidente, che in questa città chi ci governa ha pensato bene di tutelare le minoranze e gli interessi di pochi, piuttosto che quello della maggioranza dei cittadini, che al momento opportuno, sapranno giudicare. Quanto avviene su corso Mazzini, in ogni caso, non fa onore alla Città Capoluogo di Regione.

Se non si vuole restituire il corso ai pedoni, allora si abbia almeno il coraggio di riaprirlo ufficialmente e non clandestinamente al traffico veicolare. In tal caso, bisogna render conto dei fondi comunitari spesi, per la realizzazione di un progetto che tutto prevedeva meno che il passaggio delle macchine. Per non parlare, poi, dei soldi spesi per la video sorveglianza mai attivata.

Se questo è quello che vuole l’attuale amministrazione, si proceda alla pavimentazione del corso come prima, per non mortificare oltre, i bellissimi e già rovinati lastricati. Sarebbe come costringere un muratore a lavorare in frac e bombetta. A buon intenditor…………

 

 

Autore

Salvatore Ferragina

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