La diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea avvierà l’iter per la canonizzazione di Natuzza Evolo. Lo ha annunciato monsignor Luigi Renzo celebrando i funerali della mistica di Paravati che si sono tenuti nel piccolo centro del Vibonese. Alle esequie della hanno partecipato migliaia di persone, si calcola circa 30mila, malgrado la pioggia. I funerali sono cominciati alle 15 nella frazione di Mileto dove la donna viveva: il sindaco Vincenzo Varone ha proclamato il lutto cittadino. La cerimonia è stata officiata dal vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Luigi Renzo, nella spianata della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime” dove sarà costruita Villa della Gioia, la grande chiesa che la Madonna ha chiesto alla donna nelle sue apparizioni. «Il riconoscimento ufficiale – ha detto monsignor Renzo a proposito della canonizzazione – è un problema nostro, non suo perchè lei è già santa». Il prelato ha detto che «sarà Dio stesso a dettare i tempi se lui vorrà e sembra che lo voglia». Monsignor Renzo ha aggiunto che la presenza di tanti vescovi alla celebrazione «dà il significato dell’importanza di questa grande donna». Questa sua ultima frase è stata accolta da un grande applauso dei fedeli.
Il feretro della Evolo è stato accolto da un applauso scrosciante. Un tributo solenne le è stato rivolto dall’Arma dei carabinieri, dalla Guardia di finanza e dalla polizia di Stato in alta uniforme. «Tante volte Natuzza ha accolto molti di noi, oggi siamo stati noi ad accoglierla con un applauso. Facciamo festa con lei che adesso è nella Corona dei Santi» ha detto monsignor Renzo dando il via alle esequie. Ha poi annunciato che la diocesi sosterrà l’iter burocratico per la canonizzazione. Insieme a lui c’erano altri cinque vescovi: Antonio Ciliberti della diocesi di Catanzaro-Squillace, Luigi Antonio Cantafora della diocesi di Lamezia Terme, Giuseppe Fiorini Morosini della diocesi di Locri-Gerace e i vescovi emeriti di Mileto Domenico Tarcisio Cortese e di Lamezia Vincenzo Rimedio.
«È un momento di mestizia per tutti noi perché ci ha lasciato una grande donna, una donna calabrese che ha svolto una funzione sociale importantissima per i calabresi e anche per quelli che vengono da fuori – ha detto il presidente della Calabria Agazio Loiero arrivando a Paravati per partecipare alla cerimonia -. Ha lenito tante sofferenze, ha sciolto tanti dubbi a tante persone che, segnate dalla perdita di un congiunto caro, hanno trovato presso di lei un conforto e un richiamo, che c’è sempre un’altra vita al di là di questa vita e nel contesto sociale di oggi questo non è semplice». Sul sagrato della costruenda chiesa c’erano i gonfaloni della Calabria, delle Province di Catanzaro e Vibo Valentia, del Comune di Mileto e altre amministrazioni. Tanti i sindaci con la fascia tricolore. Fino a martedì mattina c’è stato un viavai continuo anche nella cappella dove era stata allestita la camera ardente della mistica.