CATANZARO â Primo esame in trasferta a Lanciano oggi per il Catanzaro. Severo, stando a sentire l’allenatore Braglia. Sarà veramente così in quanto la squadra abruzzese non è una novizia della C/1 e viene descritta quale tipica espressione della terza categoria del calcio nazionale. Esame severo anche perché il Lanciano gioca oggi la prima partita del campionato sul proprio rettangolo di gioco, dopo aver «toppato» la gara di esordio di domenica scorsa a Viterbo. à allora conseguenziale che Cavola, Masini e compagni abbiano in cima ai pensieri la vittoria che cercheranno di ottenere anche contando su un altro particolare, le ridotte dimensioni del «Guido Biondi», nato come velodromo. Da qui le raccomandazioni dell’allenatore Braglia alla squadra giallorossa, soprattutto per quanto riguarda la foga agonistica degli avversari i quali quando giocano in casa sanno sfruttare alcuni fattori. Senza contare che possono avvalersi di qualche «carta» tecnica da aggiungere al tavolo della contesa. Il tutto non si trasforma in un disco rosso per Ciardiello e compagni. Si direbbe tutt’altro, sempre che, per prima cosa i giallorossi, sapranno dare le giuste risposte quanto a determinazione e costante applicazione. Su questo non c’è da dubitare, riferendosi al modo con cui la squadra giallorossa ha affrontato la Vis Pesaro, eccezion fatta per quei minuti di rilassamento all’inizio di ripresa, comunque seguiti da un utile risveglio e a seguito del gol del pareggio subito un po’ banalmente. Certo domenica scorsa il Catanzaro ha giocato davanti a circa ottomila tifosi giallorossi che, in alcuni frangenti della partita, sono stati il tredicesimo uomo in campo, offrendo alla squadra la spinta necessaria per confezionare la prima vittoria del campionato, cosa che, ovviamente, non avverrà a Lanciano. Ma è per questo che il tecnico giallorosso si è appellato alla squadra chiedendole di tirare fuori per prima cosa le migliori risorse agonistiche. Comunque la squadra giallorossa può anche contare sui mezzi tecnici, specialmente se qualche ritocco apportato alla formazione di domenica scorsa (come vedremo) non altererà certi equilibri. Ma dovrebbe essere così una volta che l’incidenza dell’inserimento dell’attaccante Biancone, nel suo ruolo di punta centrale, dovrebbe essere minima, mentre per l’altro innesto di Briano si confida nell’intelligenza tattica di un elemento di esperienza quale l’ex centrocampista del Gualdo. Certo la presenza di Briano in mezzo al campo comporterà lo spostamento a sinistra di Ascoli, questi abituato a «coprire» al centro Alfieri, ma il prodotto locale, sebbene il più giovane della … compagnia, saprà adattarsi dopo aver maturato anche lui tanta abitudine a giostrare nella fascia mediana del terreno di gioco. Se l’allenatore Braglia, dopo aver dichiarato che non era assolutamente necessario in questa occasione far ricorso ai nuovi arrivati, ha maturato l’idea di far debuttare entrambi vuol dire che si è convinto che potranno essere utili al collettivo. Allora se si realizzeranno le due condizioni â equilibri tattici e impegno agonistico â il Catanzaro sarà in grado di centrare il principale obiettivo di questo primo scoglio in trasferta, ovvero la conferma della partenza del nuovo campionato con il piede giusto, peraltro spazzando via la riserva avanzata dai criticoni di turno secondo i quali il buon approccio alla categoria superiore sarebbe stato favorito dalla pochezza tecnica della Vis Pesaro, pur se effettivamente mancante di alcuni elementi del suo impianto standard. Si accennava all’inserimento sia di Briano e sia di Biancone che sembra certo. I due costituiscono i ritocchi alla formazione di domenica scorsa a scapito di Morelli e Ambrosino. In dubbio, invece, quello di Milone al posto di Zappella. Ma in merito non si sono avute indicazioni. Quanto al seguito, Andrea Amendola e i suoi ultras ’73 hanno organizzato tre pullman che si sono mossi dalla città nella scorsa notte, mentre è stata segnalata la partenza di mini autobus e mezzi privati. A Lanciano si uniranno i tifosi residenti a Roma, Firenze e Perugia per una presenza modesta, ma come al solito «rumorosa».
Vito Macrìna