Lo scrivente Giuseppe MELLACE, già autore di precedenti note sulla gestione a dir poco allegra del Corpo della P. M. di Catanzaro attinenti in particolare l’assegnazione ed il conferimento di incarichi e di ruoli al personale, propone all’attenzione delle autorità in indirizzo e dell’opinione pubblica alcuni provvedimenti, che lasciano alquanto perplessi per modalità, tempi e soggetti interessati, provvedimenti da ritenere penalizzanti per il personale interno eventualmente in possesso dei requisiti richiesti e di fatto estromesso dalla possibilità di qualsivoglia forma di partecipazione.
Le perplessità nascono innanzi tutto dall’assenza di adeguata informazione e pertanto dall’impossibilità di verificare la necessità, l’opportunità, l’urgenza e la regolarità degli atti e di tutti gli accorgimenti adottati per conferire le nomine sopra citate a soggetti esterni al Corpo ed alla struttura Comunale.
Il sottoscritto si riferisce in particolare alla cooptazione dei sigg. Cellini Gregorio e Gallo Fiorentino, beneficiari entrambi di una inattesa quanto rapida ascesa, tale da poter essere definita vertiginosa, nei rispettivi ruoli, in qualche caso con mansioni non del tutto chiare (o non del tutto chiarite) e ritenute non eseguibili dal personale interno.
Per il sig. Cellini, intanto, era previsto inizialmente il grado di sotto tenente, ma con una procedura assimilabile ad un colpo di mano è stato inserito con i gradi di Tenente e successivamente di Maggiore, tra l’incredulità di quanti da anni avevano perso l’abitudine a qualsiasi forma di solerzia e sollecitudine nel trattamento di pratiche riguardanti il personale (del Corpo in particolare) da parte dell’Amministrazione.
Ancor più eclatante è da ritenersi l’inserimento del sig. Gallo Fiorentino, già sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri, assegnato al Corpo su richiesta giustificata (si dice)dal Decreto sulla sicurezza ed inquadrato con il grado di Colonnello Comandante Operativo, definizione per la prima volta adoperata nell’impianto della P. M. di Catanzaro fin dai lontani tempi della sua fondazione.
In premessa è d’uopo precisare, che oltre alla singolare cavalcata vincente da sottufficiale (sia pure di un Corpo prestigioso come l’Arma dei Carabinieri) a Colonnello Comandante operativo non risultano ben chiari e sufficientemente comprensibili i motivi che hanno spinto l’Amministrazione a trascurare i “titolari” del Grado di Colonnello già presenti nel Corpo, con un provvedimento che, tra l’altro, non potrà non provocare un aggravio di spesa per le non certo floridissime casse comunali.
V’è da chiedersi, poi, se il mancato conferimento dell’incarico a personale interno di pari grado sia dovuto a provata incapacità di detto personale di eseguire dignitosamente detta mansione oppure ad inarrivabile perizia dimostrata sul campo dal sig. Gallo, tale da suscitare gli appetiti di quanti si occupano dell’organizzazione del Corpo della Polizia Municipale di Catanzaro.
Intanto sarebbe da chiarire la posizione del sig. Gallo per quanto attiene le attribuzioni nella Polizia Giudiziaria, se l’incarico conferitogli (non è ben chiaro da chi) è compatibile con quanto previsto dalla Legge Quadro n° 65/1986 in materia di impiego del personale e dell’organizzazione del Corpo, se l’interessato è in possesso dei requisiti imprescindibili per eseguire dette mansioni, se ha facoltà di indossare l’uniforme fornitagli dall’Amministrazione (a quale titolo?), se l’incarico, peraltro temporaneo, gli consente di avere accesso ad atti che potrebbero essere di esclusiva competenza degli appartenenti al Corpo, anche in considerazione del fatto che il Decreto Sicurezza prevede che lo stesso faccia parte dello staff del Sindaco e non del Corpo della P.M.
Del resto, nel Corpo è già presente un Dirigente Comandante, che si differenzia dai Dirigenti degli altri settori per le attribuzioni di organizzazione,di operatività e di dipendenza esclusiva dal Sindaco.
Sembra quasi che tutto si sia verificato con il tacito consenso persino delle Organizzazioni Sindacali, che nella circostanza hanno brillato per una sorta di “assordante” silenzio e delle R.S.U., nonché dei politici di entrambi gli schieramenti presenti nel Consiglio Comunale, tutte componenti abitualmente più battagliere, spesso con atteggiamenti degni di miglior causa (come quella in oggetto).
Per quanto sopra esposto sono molti gli interrogativi che il sottoscritto si pone e gira direttamente all’Assessore Stigliano Messuti, quale titolare della delega alla P.M. e alla Legalità, al Sindaco e al Prefetto della Provincia di Catanzaro, al fine di avere contezza sulla legalità piena delle nomine conferite ai sigg. Cellini e Gallo, sui motivi che hanno convinto l’Amministrazione a trascurare e a penalizzare le professionalità già presenti nel Corpo, con un aggravio consistente di spesa, che appare allo scrivente, comunque si giri la frittata, del tutto ingiustificato.
Ispettore Capo di P.M.
Mellace Giuseppe