“Continua l’indifferenza del Governo nazionale nei confronti del Comparto Sicurezza. Un’indifferenza anche non può più lasciare indifferenti gli addetti ai lavori ma anche il resto della società che, se da un lato avanza legittime pretese di sicurezza, dall’altro deve essere a conoscenza del fatto che i poliziotti e le Forze dell’Ordine in genere non vengono messi nelle condizioni di assicurare queste condizioni.”- A fare queste considerazione è Luigi Sinopoli, Segretario Generale Provinciale di Catanzaro del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia – che quest’oggi, insieme alle altre sigle sindacali (Coisp, Siulp, Sap, Siap, Silp- Cgil e Ugl polizia), così come è avvenuto in tutta Italia, ha protestato davanti ai Palazzi del Governo per far sentire chiara e forte la propria voce. “I punti della protesta – dice Sinopoli – sono elencati nei volantini distribuiti. Ma qui non si tratta più di una mera elencazione di punti, si tratta di mettere in evidenza che in queste condizioni viene compromesso l’intero impianto democratico. Laddove non c’è garanzia di sicurezza – aggiunge il Segretario Provinciale del Coisp – non esiste neanche garanzia di libertà. E’ bene che questo messaggio arrivi dalla periferia al centro, dove troppo spesso vengono assunte decisioni discutibili che non riguardano delle “cose” ma delle persone, che non sono solo le Forze dell’Ordine ma anche l’intera società”.
“La manifestazione dei Sindacati di Polizia – specifica Sinopoli – si è svolta per dire che le Organizzazioni Sindacali di categoria sono contro la politica degli annunci del Governo Berlusconi sulla sicurezza; contro la politica delle promesse del Governo Berlusconi verso gli
operatori della sicurezza; contro pesantissimi tagli di risorse che produrranno il collasso del
sistema sicurezza; contro la mancanza di nuove assunzioni di personale per abbassare
l’età media dei poliziotti che è superiore ai 47 anni, ripianare le insostenibili carenze d’organico e le vacanze che si determinano con i pensionamenti; contro il mancato stanziamento di risorse economiche per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro per il biennio 2008/2009 scaduto da due anni; contro l’offerta del Governo Berlusconi di attribuire un aumento contrattuale biennale di 40 euro lordi per un agente che offende la professionalità e la dignità della funzione; contro l’offerta del Governo Berlusconi di attribuire 2 euro lordi per ogni poliziotto per valorizzare la specificità professionale ed incrementare le indennità operative dei poliziotti; contro il mancato stanziamento pluriennale di risorse adeguate per realizzare il riordino delle carriere quale condizione necessaria ed urgente per adeguare e rendere più efficiente il modello sicurezza del Paese; contro il mancato avvio del confronto sulla previdenza complementare che rischia di produrre danni irreversibili per i poliziotti
più giovani. Tutto questo accade nonostante i poliziotti abbiano finora continuato silenziosamente a lavorare e ad ottenere grandi successi nella lotta contro la mafia, il terrorismo, la criminalità diffusa, che questo Governo ha continuamente pubblicizzato ed ascritto alla propria politica sulla sicurezza mentre sono solo il risultato del senso dello Stato e del grande impegno e dell’alto senso di responsabilità dei poliziotti. Dopo quasi due anni di promesse e di atteggiamenti dilatori del Governo i poliziotti dicono basta e si preparano ad attuare una serie di azioni di protesta per denunciare all’opinione pubblica la scandalosa ed inaccettabile situazione in cui vivono e operano.”
operatori della sicurezza; contro pesantissimi tagli di risorse che produrranno il collasso del
sistema sicurezza; contro la mancanza di nuove assunzioni di personale per abbassare
l’età media dei poliziotti che è superiore ai 47 anni, ripianare le insostenibili carenze d’organico e le vacanze che si determinano con i pensionamenti; contro il mancato stanziamento di risorse economiche per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro per il biennio 2008/2009 scaduto da due anni; contro l’offerta del Governo Berlusconi di attribuire un aumento contrattuale biennale di 40 euro lordi per un agente che offende la professionalità e la dignità della funzione; contro l’offerta del Governo Berlusconi di attribuire 2 euro lordi per ogni poliziotto per valorizzare la specificità professionale ed incrementare le indennità operative dei poliziotti; contro il mancato stanziamento pluriennale di risorse adeguate per realizzare il riordino delle carriere quale condizione necessaria ed urgente per adeguare e rendere più efficiente il modello sicurezza del Paese; contro il mancato avvio del confronto sulla previdenza complementare che rischia di produrre danni irreversibili per i poliziotti
più giovani. Tutto questo accade nonostante i poliziotti abbiano finora continuato silenziosamente a lavorare e ad ottenere grandi successi nella lotta contro la mafia, il terrorismo, la criminalità diffusa, che questo Governo ha continuamente pubblicizzato ed ascritto alla propria politica sulla sicurezza mentre sono solo il risultato del senso dello Stato e del grande impegno e dell’alto senso di responsabilità dei poliziotti. Dopo quasi due anni di promesse e di atteggiamenti dilatori del Governo i poliziotti dicono basta e si preparano ad attuare una serie di azioni di protesta per denunciare all’opinione pubblica la scandalosa ed inaccettabile situazione in cui vivono e operano.”