“Con il sì dell’Irlanda, quasi tutti i Paesi dell’Unione europea si sono pronunciati a favore del Trattato di Lisbona. Auspichiamo con forza che il voto irlandese funzioni da pungolo anche per i due Paesi che mancano ancora all’appello, la Polonia e la Repubblica Ceca, i cui presidenti sono su posizioni euroscettiche e rischiano di bloccare l’intero processo di integrazione europea”. Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Vincenzo Menna ed Emilio Verrengia, rispettivamente Segretario generale e Segretario generale aggiunto dell’AICCRE. “Il Trattato di Lisbona è una tappa importante di avvicinamento verso quell’ Europa per la quale l’AICCRE si batte sin dalla propria fondazione: democratica e solidale. Nel Trattato, la Carta dei diritti assume valore vincolante, le materie assegnate alla codecisione tra Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione passano dal 60% al 90%, si introducono le cariche permanenti del Presidente del Consiglio europeo e di un quasi-ministro degli esteri. Sarebbe, questa, un’Unione europea più vicina ai cittadini, più democratica e con una maggiore capacità di incidere politicamente sullo scenario internazionale
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