E’ di pochi giorni fa la polemica sul non previsto svolgimento a novembre di alcune significative manifestazioni delle forze armate nella Città Capoluogo di Regione. Inoltre, sono ormai ataviche le continue e reiterate doglianze della popolazione catanzarese circa il pessimo servizio d’informazione offerto dal Tg 3 Calabria, con scientifiche disattenzioni alla nostra città.
E’ evidente che il tentativo di depauperare Catanzaro delle sue prerogative istituzionali fa il paio con un’operazione di marketing, peraltro neanche tanto celata, a favore di altre realtà calabresi di cui se ne evidenziano i virtuosismi mediante un vero e proprio bombardamento mediatico.
Ed invero Catanzaro è stata inserita, unitamente a Reggio, fra le città beneficiarie di un sostanzioso bonus per effetto di un’oculata gestione delle risorse nell’ottica del patto di stabilità. Ed ecco che il servizio televisivo calabrese, in barba ad ogni regola di buon senso improntata alla par condicio, propone un’esauriente intervista al sindaco della città dello stretto che, da candidato in pectore alla presidenza della regione per il centro destra, è con tutta evidenza in piena campagna elettorale. Ciononostante ogni giorno appare sul tg3.
Il Catanzaro calcio stravince e convince, eppure i servizi sportivi dedicati alle gloriose aquile sono sempre scarni e lacunosi.
Il cartellone del Teatro Politeama prevede spettacoli di alto profilo culturale che sono puntualmente snobbati e sottodimensionati dall’informazione regionale.
Persino i continui successi dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, peraltro in continua crescita di iscritti ed in fase di enorme espansione dal punto di vista logistico-strutturale, non trovano nel Tg Calabria l’attenzione che certamente meritano. Ma v’è di più! Le continue sviste degli operatori dell’informazione televisiva di Stato etichettano il Campus di cui sopra come Campus di Germaneto, in provincia di Catanzaro (sic)! Oltre alle disattenzioni, pure l’ignoranza.
In ultimo, i nostri concittadini ci hanno segnalato la faziosità della trasmissione “La storia siamo noi” andata in onda qualche giorno addietro sulla terza rete Rai che nel ripercorrere il periodo dei cosiddetti moti di Reggio, non si è minimamente preoccupata di dare il giusto risalto a quelle che furono le motivazioni e le sacrosante ragioni di Catanzaro, facendo ascoltare al pubblico solo una campana.
Quanto sopra è emerso da un attento monitoraggio e non sono frutto di sterili campanilismi come alcuni politici “illuminati” della nostra città, a corto di valide argomentazioni, si affannano a ripetere. A tal proposito non è sfuggita alla nostra cittadinanza la solerzia con cui un consigliere provinciale si è affrettato a tacciare di campanilismo e di separatismo tutti coloro i quali in questo periodo attentano all’immagine del partito politico di cui – da poco – fa parte, mediante l’invio agli organi di stampa di giustificate grida d’allarme circa le suindicate manifestazioni delle forze armate. Sarebbe ora di ragionare non in termini di partigianeria di partito ad occhi chiusi, ma di interesse per la città, convogliando le migliori forze della destra e della sinistra. D’altronde se n’è accorto anche Michele Traversa quando ha giustamente protestato contro il modo di imporre i referenti territoriali del suo partito. Sarebbe bello se si protestasse più spesso e con maggiore vigore anche di fronte ai maltrattamenti imposti alla nostra città, come ad esempio nella vicenda della festa delle Forze Armate, della Direzione Regionale delle Dogane, della RAI, della Scuola di Magistratura, delle Scuole di Specializzazione, della scomparsa di Catanzaro nella segnaletica autostradale, e via discorrendo. E’ ora che la politica catanzarese capisca che la cittadinanza, nella stragrande maggioranza scevra da richieste di tipo clientelare, ha alzato la testa ed ha compreso che dal raggiungimento dell’effettivo e sostanziale status di Capoluogo, la Città di Catanzaro può riacquistare dignità. Partendo dall’accorpamento di Consiglio Regionale e Giunta nella città delle Aquile.
Tutto quanto sopra dovrebbe bastare a convincere la deputazione catanzarese della necessità urgente ed indifferibile di pressare i propri vertici romani per una legge ad hoc per Catanzaro Capoluogo. Senza timidezze, senza vigliaccherie, senza scusanti.
Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”
Fabio Lagonia, Gregorio Buccolieri, Raffaele Fabiano
Capoluogo da irrobustire
Nota di CNC