La bocciatura da parte del Governo della legge-truffa della Regione Calabria che istituisce le primarie per la scelta dei candidati a governatore, conferma quanto avevamo da subito sostenuto: si tratta di una norma palesemente incostituzionale, che viola un cardine della democrazia come la segretezza del voto, e lo fa a spese dei calabresi, con un costosissimo meccanismo di rimborsi che di fatto serve soltanto a foraggiare le casse dei soliti noti”. A sostenerlo è Luigi de Magistris, europarlamentare di Italia dei Valori, che prosegue: “Solo la casta affaristica che vuol far denaro ai danni dei calabresi poteva tentare di ingannarli spacciando per innovativo strumento di partecipazione democratica una formula di ‘primarie’ che, prevedendo che ciascun elettore esprima il proprio voto scegliendo pubblicamente la scheda della lista o della coalizione per cui intende votare, serve soltanto a favorire il controllo del voto da parte della ‘ndrangheta e a rafforzare il potere feudale sul territorio da parte degli apparati che da decenni, sotto diverse bandiere e in una falsa alternanza, governano la regione. Ma ora la musica è cambiata ed i calabresi onesti devono riprendersi la loro amata Calabria”.
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