Parente esulta: «Tecnicamente superiori. Partita vinta da pubblico
e giocatori»
«Catanzaro, non fermarti»
«In C1 bisogna correre: a Lanciano per vincere»
CATANZARO Non tradisce le aspettative la squadra di Piero Braglia. Una
creatura che giorno dopo giorno gli appartiene sempre più. La mentalità
dell’undici che scende in campo pare rispecchiare le sue doti peculiari. Concreto,
essenziale, reattivo. Ieri in campo davanti al pubblico delle grandi occasioni,
la formazione dell’ex giocatore giallorosso (giocò nel catanzaro nei
primi anni ’80 in B e in A) attacca gli spazi, non si arrende neanche quando
è raggiunta dalla Vis Pesaro sul risultato di 1-1 continua a portarsi
in avanti e agguanta la vittoria con caparbietà. Certo il gioco è
visibile soltanto a sprazzi. Ma il pubblico del Ceravolo, per ora, non pretende
di più.
Dopo dodici anni conditi dalle sconfitte più cocenti su anonimi campi
di C2, il Catanzaro è chiamato a dire la sua in un torneo superiore.
Senza contare che il tecnico grossetano sta lavorando con questa rosa da meno
di due mesi. Importanti, inoltre, le assenze di Toledo, Milone, Andrisani, Caterino
e dei nuovi acquisti. Insomma, c’è ancora tempo. In fondo è stato
raggiunto l’obiettivo più importante: i tre punti.
Braglia è contento dei suoi uomini: «La squadra ha avuto una buona
reazione, non abbiamo perso la testa dopo il loro pareggio. Questa è
una categoria in cui non ci si può fermare, altrimenti si viene puniti.
La squadra era molto ordinata in campo. Il nervosismo in coppa Italia? E’ stato
risolto dalla fine del mercato». L’allenatore giallorosso parla degli
ospiti. «Crocetti mi è piaciuto, ma alla Vis Pesaro mancava Borneo
e l’assenza si è sentita». Poi aggiunge, parlando dei singoli:
«Morelli ha caratteristiche difensive, non offensive. Dei? Era la prima
gara che giocava. Ferrigno ha giocato un grandissimo secondo tempo. Corona è,
invece, un siciliano di parola. Qualche tempo fa mi ha detto che in campionato
sarebbe stata tutta un’altra cosa rispetto alla coppa Italia. Ha mantenuto la
parola. E’ un giocatore che può fare la differenza».
Braglia si proietta sul futuro e dice: «A Lanciano andiamo per vincere.
Lì non bisognerà tenere i ritmi bassi, il Lanciano è una
squadra fisica, bisogna fare attenzione».
In sala stampa arriva anche il presidente della società di via Lombardi.
«I valori in campo si sono visti afferma Claudio Parente noi
siamo stati tecnicamente superiori e questo ci fa ben sperare. La partita è
stata vinta per la voglia che c’era, sia del pubblico sia dei giocatori in campo.
Questo è un campionato che non conosciamo. Fino a gennaio voglio un campionato
tranquillo, poi vedremo se serviranno alcuni accorgimenti».
Il massimo esponente societario si sofferma anche sulle squadre che secondo
il suo giudizio imporranno il loro ritmo al torneo. «Teramo, Crotone,
Foggia, l’Acireale stessa che ha cambiato poco dallo scorso anno, Lanciano,
Benevento e Giulianova sono squadre da classifica medio-alta sentenzia
Parente o almeno questo si può dire osservando gli organici che
queste squadre hanno». La truppa giallorossa si ritroverà al Ceravolo
domani in vista dell’ostica trasferta di Lanciano.
e. f.