CASTELLAMMARE DI STABIA – Uno squadrone. Il progetto Juve Stabia va avanti nonostante la retrocessione. Il patron Franco Giglio ha fatto tremare i tifosi a inizio estate. La sua lunghissima trasferta per affari a Santo Domingo, che aveva scatenato illazioni su presunti problemi con la giustizia italiana, faceva temere un suo disimpegno. Niente di tutto questo. Giglio è tornato e rilancia, puntando dritto alla serie B. Questo, almeno, è l’obiettivo dichiarato dalla società che ha scelto come DS una vecchia conoscenza catanzarese, Gigi Pavarese (ex Napoli).
PAVARESE E RASTELLI – Il DS arrivò a Catanzaro nell’inverno 2006 per risollevare un Catanzaro bruciato da una retrocessione e mezza. La rivoluzione di Pavarese diede subito qualche frutto (il filotto positivo con Giordano in panchina), prima del tracollo. Insieme a Pavarese è arrivato anche un altro ex giallorosso, Massimo Rastelli, esordiente in panchina dopo aver concluso la sua lunga carriera proprio a Castellammare. E averla iniziata a Catanzaro (che lo prese dal Solofra) a 20 anni, dove segnò il suo primo gol tra i professionisti, da riserva di Rebonato. L’ex più importante sarà però sull’altra sponda. È Max Caputo, due stagioni in C1 e 15 gol a Castellammare, prima di sbarcare al “Ceravolo”. Un ex ancora rimpianto che nel 2008 salvò la Juve Stabia dalla retrocessione in C2 con un gol meraviglioso a Lanciano. Anche quest’anno i gialloblu hanno ritrovato gli abruzzesi nello spareggio retrocessione, ma sono stati battuti a Lanciano 1-0 dopo aver vinto in casa 2-1 la gara d’andata.
ACQUISTI MIRATI – Gran parte della squadra è rimasta a Castellammare, nonostante la pessima stagione, iniziata sotto altri auspici e conclusa con una retrocessione dopo aver cambiato 4 allenatori. Ma Giglio non ha lesinato sforzi per rendere più competitiva una squadra già forte. In porta, come secondo di Soviero, è arrivato Panico (ex Vigor e Vibonese). In difesa confermata la coppia centrale formata da Gritti e dal belga Maury e l’esterno destro D’Ambrosio. Per la fascia sinistra un nome importante: l’ex avellinese Moretti, nella passata stagione alla Cremonese, molto bravo in fase offensiva. Nuovi anche i primi rincalzi Pezzella, Rinaldi e Fabbro (l’anno scorso a Barletta). In mezzo al campo gli innesti principali sono invece al centro: l’argentino Acoglanis (preso dall’Hirpinia) e l’ex beneventano Cinelli. Confermati alcuni uomini di indubbia qualità che l’anno scorso hanno tradito le attese: Amore, Capparella e Grieco. L’acquisto meno strombazzato si sta rivelando preziosissimo visto l’infortunio di Cinelli: è l’altro ex giallorosso Ruscio, autore nelle ultime gare di splendide prestazioni.
ATTACCO NUOVO DI ZECCA – Nel reparto avanzato, una rivoluzione. Quattro acquisti importanti: il corazziere argentino del Rosarno Vicentin (198 cm e 24 gol in Calabria), inseguito anche dal Catanzaro; l’ex grande promessa Dall’Acqua, frenato dagli infortuni; il bomber del Melfi De Angelis (30 gol in due stagioni, di cui 4 al Catanzaro); infine l’esterno offensivo francese del Pomigliano Gomes. La trasformazione ha dato i suoi frutti. La Juve Stabia segna a grappoli (15 gol) e, dopo la partenza stentata (pari interno col Gela e sconfitta a Monopoli 3-2, dopo essere stata in vantaggio due volte), ha infilato 4 vittorie di fila, distruggendo con 8 gol in casa Barletta e Manfredonia e passando di misura a Siracusa (2-3) e Vibo (0-1). Secondo posto in condominio raggiunto, tutte le big affrontate (Catanzaro a parte) e un punto di distacco dal Gela. Qualche problema in difesa (7 gol presi) e qualche infortunio preoccupante. Domenica non ci saranno Moretti (sostituito dall’altro grande “vecchio” Ametrano, con D’Ambrosio spostato a sinistra) e Cinelli, oltre al lungodegente Grieco. La squadra sarà la stessa delle quattro vittorie consecutive, con Ruscio e Acoglanis in mezzo al campo, Capparella e Amore in fascia, Ametrano terzino destro e la coppia De Angelis-Vicentin davanti. Dell’Acqua e Peluso pronti a entrare in caso di necessità.
TRADIZIONE ICS – La Juve Stabia cercherà di portar via dal “Ceravolo” almeno un punto come le è riuscito negli ultimi quattro confronti, tra cui l’1-1 nell’anno della promozione in C1 (92-93) e lo 0-0 del 2000 nella stagione che avrebbe portato al fallimento e alla scomparsa della società gialloblu. I primi due precedenti, invece, sono due vittorie giallorosse nella serie C dell’immediato dopoguerra: 3-1 nel 1949 e 1-0 nel 1950 (gol di Zanchi). Altra storia, altro calcio. Domenica sarà scontro al vertice e la corazzata Juve Stabia dovrà resistere all’assalto del rampante Catanzaro di Auteri.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Soviero; Ametrano, Maury, Gritti, D’Ambrosio; Capparella, Ruscio, Acoglanis, Amore; Vicentin, De Angelis. All.: Rastelli.