CATANZARO PUO’ OSPITARE I BRONZI DI RIACE

Lo scrive “l’Osservatorio per il decoro urbano di Catanzaro”

Oramai la querelle sui Bronzi di Riace ha esaurito ogni margine di incertezza ed è sicuro che i due guerrieri saranno trasferiti a Roma per un restauro che verrà eseguito nei laboratori dell’Istituto Centrale per il Restauro. E’ altrettanto sicuro che tale intervento avrà la durata di sei mesi, ben un anno e mezzo in meno dei tempi necessari, invece, perché arrivino a conclusione, nella migliore delle ipotesi, i lavori di manutenzione del Museo Nazionale della città dello stretto.

I Bronzi, quindi, rischiano di rimanere senza una adeguata sistemazione che ne possa garantire, con sicurezza, la fruibilità. Tale circostanza è emersa durante una intervista rilasciata al TGR Calabria, con un certo imbarazzo, dalla Sovrintendente regionale ai Beni Archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, evidentemente pressata dal sindaco della città reggina.

Quel che è certo è che, nella città che si affaccia sullo stretto di Messina, stanno cercando di reperire dei locali da adattare per la bisogna ed appare del tutto evidente che si avviano verso  soluzioni di ripiego non consone a tutelare adeguatamente le due statue bronzee.

L’impaccio che ci è sembrato di cogliere nelle parole della Dottoressa Bonomi (invitiamo a rivedere l’intervista) è senz’altro da attribuire alla consapevolezza che la rappresentante ministeriale ha dei compiti che le vengono assegnati dal Ministero e che la obbligano a provvedere alla  tutela, conservazione e valorizzazione dei beni di competenza.

Non ci sembra che soluzioni di ripiego, ancorché frutto di enormi spese, che non si sa bene su chi debbano ricadere, siano il meglio dell’azione amministrativa che la soprintendente possa esercitare.

Ed allora, spezzando una volta per tutte, come è giusto che sia, l’equazione che Bronzi di Riace debba obbligatoriamente significare Reggio Calabria, ecco che Catanzaro può degnamente e con competenza ospitare i due plurimillenari guerrieri.

La soprintendente Bonomi non può ignorare che nella Città Capoluogo di Regione esistono due strutture museali di grande rilievo, dotate di ogni sistema di sicurezza e che, già nel passato ed in collaborazione non solo con la soprintendenza archeologica calabrese e con quelle di altre regioni ma anche direttamente con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, hanno ospitato importanti rassegne espositive e mostre, fra le quali, solo per citare alcune delle più importanti,  Mimmo Rotella e UniverrsoMirò nel 2000, Andy Warhol nel 2002, Magna Græcia nel 2005, De Chirico nel 2006, Cozza ed i fratelli Preti ed ancora Mimmo Rotella nel 2009.

Portare i Bronzi a Catanzaro, indifferentemente nel Complesso Monumentale del San Giovanni e nelle Sale del Museo delle Arti, può senz’altro essere la soluzione a tutti i problemi connessi alla vicenda della momentanea indisponibilità del Museo di piazza De Nava e potrebbe scongiurare altre soluzioni e sorprese; d’altronde, non bisogna dimenticare la supina acquiescenza che, in un non lontano passato, accompagnò la decisione di trasferire le due statue bronzee alla Maddalena in occasione del G8.

Autore

Salvatore Ferragina

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