Il sogno di mezzâestate si è tramutato in realtà : una città intera si è ritrovata a piangere di gioia per una promozione arrivata dopo 12 anni dâinferno. Avremmo potuto indossare i panni degli âintellettualiâ di turno, scrivendo âil ripescaggio lo accettiamo senza esultareâ oppure scivolare nella demagogia affermando âle vittorie più belle sono quelle conquistate sul campoâ. Avremmo, ma non ci va di mentire. La verità è una sola: questa promozione è un godimento infinito. Le sofferenze patite dal popolo giallorosso (calcisticamente parlando) sono state così prolungate da non permettere discorsi etici. E poi gli sfottò subiti hanno lasciato un solco profondo nel cuore dei tifosi. Per questo motivo una città intera è esplosa di gioia il 28 agosto quando dalla Lega di C sono stati ufficializzati i calendari. Quel Catanzaro-Vis Pesaro è lâinizio di una nuova storia. Quella triste della C2 appartiene al passato, ma per evitare di ricadere in vecchi errori sarà bene far tesoro di quelli passati (evitare, ad esempio, lotte intestine tra i dirigenti).
In ogni caso ieri si festeggiava una promozione, domani è già campionato. E già , perché con tutti i colpi di scena si è un poâ perso di vista il lavoro svolto da Braglia (a proposito: bentornato) con la nuova squadra. Lâimpressione è che il nuovo Catanzaro sia ancora un cantiere aperto e dunque i tifosi dovranno non solo avere pazienza, ma incitare ancora più forte lâundici giallorosso. Del resto la C1 ritrovata fa protetta con i denti. Ritornando alla squadra: cambiato il modulo (si è passati a un 4-3-3) e numerosi elementi della rosa. La difesa deve ancora trovare il suo assetto definitivo e non ci meraviglieremmo se alla fine il tecnico porterà indietro Ascoli (in grado di far ripartire lâazione in modo rapido). A centrocampo, invece, Braglia ha solo lâimbarazzo della scelta: Alfieri e Briano sono un ottimo mix di qualità , Andrisani sarà il nostro Gattuso, Caterino è una sicurezza, mentre Ambrosino farà da chioccia a una serie di giovanotti dalle belle speranze. Capitolo attacco: il bomber tanto atteso câè (Corona), intorno a lui una serie di primissime scelte. Il nostro âsindacoâ Ferrigno non si tocca, Toledo (specie se diventerà più concerto e meno impulsivo, come del resto voleva Dellisanti) potrebbe essere lâuomo in più, una valida alternativa è Piemontese (che potrebbe essere la rivelazione), mentre attendiamo di conoscere le qualità di Biancone. Senza tralasciare Machado. Insomma, sono lontani i tempi cupi della scorsa stagione quando le nostre punte erano Moscelli (in crisi dâidentità ) e Bertuccelli (ancora non capiamo come sia stato possibile farlo giocare nella finale play off).
Certo, qualche cessione in più forse avrebbe aperto la strada a acquisti importanti (senza contare i numerosi rifiuti, da Rastelli a Bonfiglio, incassati dalla società : ma il problema non era la C2?), ma non è detto: il mercato non chiude per gli svincolati e qualche giocatore niente male è disponibile (Lentini, Martusciello, Colle, Altomareâ¦). Comunque, per il momento la formazione ci sembra competitiva in un campionato dove non ci sono squadre ammazza campionato. Le più accredita per la vittoria finale ci sembrano il Crotone e il Teramo, con Taranto e Lanciano subito dietro. Non parliamo mica di Juve e Milan e pertanto il nostro Catanzaro potrebbe uscire alla distanza regalandoci molte soddisfazioni. Per il momento, però, godiamoci ogni attimo di questa C1.
A proposito: ci sembra doveroso ringraziare la società (Parente&Poggi, ma senza dimenticare il gran lavoro svolto da Improta e Lo giudice). In pochi mesi hanno sistemato i conti permettendo il ripescaggio. Eâ stato questo lâacquisto più importante (e costoso): in fondo a che cosa serve comprare giocatori se poi non si hanno i soldi per disputare i campionati? Pertanto evitiamo di fischiare e contestare fin dalla prima giornata. Contro la Vis Pesaro deve essere una festa: lo stadio pieno per una C1 attesa da troppo tempo e la squadra giallorossa che ripaga questâimmensa passione con una prestazione da Ceravolo.
p.s. i tre punti sono graditi come e quanto il ripescaggio. In fondo la serie B non è poi così lontana.