Sarebbe stata una domenica perfetta se non ci fossero state le funeste notizie che giungevano da Barletta, delineando quello che alla fine risulta essere il dramma di Mauro Marchano, attaccante del Manfredonia, ex del Catanzaro, che in un incidente stradale sulla strada per Barletta perde moglie e figlio. Una disgrazia che ci commuove e ci colpisce. Condoglianze Mauro.
Cosa dire della partita di oggi? E’ stato un monologo, a tratti anche noioso a causa del divario tecnico mostrato dalle due squadre in campo. Il Catanzaro ha iniziato subito a macinare gioco ed a produrre azioni pericolose. Complici la sfortuna (traversa di Caputo) e l’imprecisione degli avanti, il gol giunge solo al 33′ ad opera di Mosciaro che, appena entrato in area, scarica sotto l’incrocio dei pali. Il raddoppio non si fa attendere e viene realizzato al 38′ da Caputo su rigore, assegnato per un evidente tocco di mano in area di un difensore che, nell’occasione, viene anche espulso per somma di ammonizioni.
Il secondo tempo inizia subito con la terza marcatura che chiude definitivamente i giochi. Al 5′ st è ancora Mosciaro che va a segno. Sul tre a zero e con un uomo in meno, per l’Igea Virtus rimane poco da fare. Auteri decide di far riposare Mosciaro e di dare spazio e minuti di gioco ai “rincalzi”. Lo scriviamo tra virgolette perchè uno che entra e fa gol non si può considerare da meno di chi è sceso in campo sin dal primo minuto. E’ il caso del neo acquisto Longoni che, dopo il gol all’esordio di domenica scorsa, prende il posto di Mosciaro e sigla la rete del definitivo 4-0 al 30′ st.
Con questa vittoria e la concomitante sconfitta in casa del Siracusa, il Catanzaro conquista la testa della classifica in condominio con il Gela, vittorioso con l’Aversa, ed il Monopoli che ha battuto la Vibonese.
TM
