Come a Cassino è iniziata male; come a Cassino il Catanzaro ha da subito fatto capire di essere in grado di far male alla difesa avversaria; come a Cassino il pur valido ma inesperto Vono si è lasciato sorprendere consentendo a Mignogna al 6′ su punizione da circa 30 metri di portare il Manfredonia in vantaggio; come a Cassino anche il Manfredonia è stato “asfaltato” sul piano del gioco. Il pareggio è giunto pero’ solo ad inizio di ripresa (2′) ad opera di un positivo esordiente Longoni, e proprio quando il Catanzaro poteva chiudere l’incontro contro il Manfredonia nel frattempo rimasto in dieci, giungeva inaspettato uno svarione difensivo che ha conentito ad Arigo’ (19′ st) di involarsi solo in contropiede e con un preciso diagonale di riportare in vantaggio la squadra di casa.
Accusano il colpo i giallorossi che faticano a costruire gioco. Cosi tra la solita girandola di sostituzioni e qualche ostruzionismo dei pugliesi si giunge ai minuti di recupero con il Catanzaro arrembante ma inconcludente e forse sfortunato. Ed è proprio all’ultimo secondo di gara (50′ st) che Caputo trova il tocco vincente sulla respinta del portiere in seguito ad un forte tiro sferrato dall’interno dell’area da Mosciaro.
Con questo pareggio il Catanzaro raggiunge quota 7 punti in classifica in condominio con Gela e Monopoli alle spalle del Siracusa che centrando la terza vittoria consecutiva su tre partite è già in fuga… per la vittoria?
TM