La Segreteria Generale Calabria manifesta il proprio disaccordo in merito al nuovo progetto di riorganizzazione
che, lo scorso 29 Luglio, la Divisione Passeggeri Nazionale/Internazionale di Trenitalia ha presentato ai sindacati,
e che dovrebbe partire dal prossimo settembre per andare a regime con il cambio orario di Dicembre 2009.
Tale riorganizzazione comporterebbe la suddivisione della Divisione Passeggeri (che si occupa dei treni a media e
lunga percorrenza) in ben quattro “linee di prodotto”: Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca e Servizi di base,
che si aggiungeranno alle già esistenti Divisione Passeggeri Regionale (che si occupa dei treni per il trasporto
locale) e della Divisione Cargo (che movimenta le merci lungo tutto il territorio nazionale).
Questo ulteriore processo di divisionalizzazione – analogamente a quelli già portati avanti negli scorsi anni – avrà,
come conseguenze inevitabili:
– l’incremento dei costi del lavoro (i servizi verrebbero coperti solo con uomini e mezzi della stessa divisione);
– un aumento del numero dei dirigenti e dei quadri aziendali (e relativi costi);
– un’estrema “complicazione” dell’offerta commerciale (i viaggiatori dovranno districarsi fra condizioni di
viaggio e tariffe diverse per ciascuna tipologia di treno).
Piuttosto di ottimizzare la gestione dell’esercizio, ai fini della diminuzione dei costi per l’espletamento del
servizio, si vorrebbe portare avanti un percorso illogico di spacchettamento dell’azienda in più rami.
Ci auguriamo che tali scelte non siano propedeutiche alla cessione a privati dei collegamenti più remunerativi, in
occasione della ormai imminente liberalizzazione del mercato, secondo l’ormai noto paradigma che prevede
l’affidamento dei servizi “in attivo” alle grandi imprese, e di quelli “in perdita” allo Stato (e quindi ai cittadinicontribuenti).
C’è da aggiungere, infine, che lo stesso progetto d’esercizio presentato a Roma, prevederebbe la limitazione dei
servizi Frecciargento a Lamezia Terme (eliminando le fermate di Villa San Giovanni e di Reggio Calabria), e la
soppressione dei servizi di base (Intercity, Treni notte) su tutta la linea Jonica (da Taranto a Reggio Calabria) e
verso la Sicilia.
Il Sud d’Italia uscirebbe seriamente penalizzato da tale disegno. Invece di integrare le regioni del Meridione con il
resto della penisola, favorendo lo scambio di merci e di persone, di idee, di esperienze, contribuendo al
rafforzamento del concetto stesso di Nazione, si isolano di fatto la parte di Calabria più povera (la costa Jonica) e
la Sicilia, impedendo ai loro abitanti di raggiungere agevolmente il resto delle regioni. Senza contare l’inevitabile
danno socio-economico che ne conseguirebbe a causa della riduzione dei posti di lavoro nel settore Fs e nel suo
indotto.
Le città di Catanzaro (capoluogo regionale) e Crotone verrebbero servite esclusivamente da treni locali, e
perderebbero tutti i collegamenti a lunga percorrenza verso il Nord.
Ci auguriamo che questo Paese sappia indirizzare le proprie politiche verso scelte più razionali, che mirino a
soddisfare gli interessi della collettività ed a salvaguardare il benessere dei bilanci pubblici, evitando di mettersi
nelle mani di un liberalismo selvaggio.
Non rimarremo insensibili dinnanzi al lento smantellamento, pezzo dopo pezzo, di una gloriosa azienda di
trasporto come le Fs, e della sua dismissione dal Sud d’Italia. La nostra Segreteria Nazionale ha già rigettato il
progetto illustrato.
Reggio Calabria, 30 agosto 2009
Dott. Enzo Rogolino
Segretario Regionale Fast-Confsal Calabria
Ing. Martino Vergata
Responsabile Provinciale Fast-Confsal Catanzaro