“Pino Commodari non può dettare condizioni ne tanto meno dare indirizzi politici alla maggioranza che governo palazzo de Nobili”. Lo sostiene il capogruppo del Pd, Alcide Lodari, il quale, interviene in risposta alla dichiarazione resa alla stampa dal responsabile del Prc. “Finora – ha proseguito Lodari – non sono voluto entrare in polemica con alcune prese di posizioni di Commodari perché ho stima dei Dirigenti del Prc e della forza politica che il Partito rappresenta. Ma l’uscita sulla stampa di Commodari, merita qualche risposta . Innanzitutto vorrei capire se la dichiarazione di Commodari è frutto del suo pensiero personale oppure è la sintesi di una discussione avvenuta all’interno del Partito, considerato che la presa di posizione non viene esternata pubblicamente dal segretario. Come dicevo ho grande rispetto per un partito che fa parte della coalizione del governo di palazzo de Nobili e per la storia che Prc ha alle spalle, ma Commodari non può dettare la linea politica della maggioranza visto che in Consiglio è rappresentato da un solo esponente. Vorrei ricordare a Commodari che la politica è consenso tradotto in numeri. Se oggi Prc è rappresentato in Consiglio comunale lo deve alla proprio al massiccio consenso ottenuto dal Pd che ha fatto da traino per altre forze della coalizione, considerato che i movimenti e le liste civiche presenti alla competizione hanno ottenuto più voti di quanto ne abbia conseguito il Prc(premiato oltre misura con un Assessorato di peso). Sulla base di questo risultato, oggi, Commodari, non può ergersi a dare lezioni o imporre diktac a chi che sia. Soprattutto, non può pensare politicamente in modo vecchio come se nulla a Catanzaro, in Calabria, in Italia, e nel Mondo, fosse cambiato. Negli ultimi anni gli scenari politici sono mutati, i partiti sono cambiati, lo stesso partito di Commodari è cambiato al punto tale che a sinistra vi è una condizione assolutamente diversa rispetto a tre anni fa. La stessa Rifondazione, in quanto partito ha subito una spaccatura. La situazione politica nuova richiede, quindi, come lo stesso onorevole Vendola afferma, strumenti nuovi, che significano nuovi confronti con le forze politiche per la costruzione di nuove alleanze. Quelle che siano oggi capaci insieme di rappresentare il Paese reale e governare l’Italia e le istituzioni locali. Consapevoli di questo, e stimolati dalla profonde riflessioni del sindaco Rosario Olivo che guarda oltre le piccole cose dei partiti, nell’interesse della Città, abbiamo avviato una discussione intorno al modo in cui la nostra Città, possa rafforzare la sua azione politica. Guardare all’Udc e la cosa più semplice che in un simile contesto si possa fare in considerazione, anche, del rapporto, e politico e elettorale, che questo partito ha avuto con Olivo e con questa maggioranza. Se si scandalizza di questo dialogo, Commodari dovrebbe ricordarci quando, in che modo e dove, egli si sia scandalizzato per il consenso che questo partito ha offerto “gratuitamente” in occasione dell’elezioni di questo governo locale. E’ evidente, pertanto, che le posizioni assunte da Nicola Ventura e Andrea Ranieri, che non sono due vecchi democristiani, non solo sono da condividere, ma per quanto ci riguarda rappresentano la base di una nuova stagione politica che intendiamo avviare. Se all’amico Commodari – ha concluso il capogruppo del Pd – tutto questo non dovesse stargli bene, ovvero se questa posizione dovesse essere assunta da tutto il suo partito, ha un solo modo per realizzarla coerentemente: far dimettere subito il suo Assessore. Così almeno le cose saranno chiare”.
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