Telecom furbescamente aumenta gli esuberi

Nota dell’ UGL Telecomunicazioni Calabria e RSU UGL Telecom Italia Calabria

L’incontro del 20 agosto tra azienda e sindacati, presso Sarrottino di Catanzaro, ha interessato le nuove turnistiche del Servizio 1254 in applicazione del Contratto di Solidarietà.

In apertura di incontro l’Azienda ha prospettato quanto accaduto giorno 21 luglio c.a., specificando che le nuove turnazioni si sono rese necessarie conseguentemente alla firma, delle altre organizzazioni sindacali, del Contratto di Solidarietà per i suddetti lavoratori.

E in un primo momento….tutti contenti e d’accordo…Azienda, Ministero, Sindacati … E i lavoratori? E le RSU?

(Come ben noto la nostra Organizzazione Sindacale non ha ritenuto, secondo le motivazioni illustrate nei comunicati Nazionali e Regionale di luglio scorso, sottoscrivere tale tipologia di contratto.)

Telecom dichiarava 470 esuberi alla Directory Assistance, ma se la matematica non è un’opinione, i lavoratori interessati sono aumentati di 584 unità (La firma di questo accordo coinvolge  TUTTI i 1.054 del servizio, o quasi TUTTI !!! ). IL SOLITO MOTIVO: PERCHE’ A ME SI E A TE NO ???)

Difficile comprendere come l’Azienda dovesse ricorrere a 470 licenziamenti per “salvare la baracca”. Con la sottoscrizione di questo accordo si sono addossate sui lavoratori le ricadute di una gestione fallimentare che ha portato il settore da leader del mercato alla disastrosa situazione odierna.

Perché i lavoratori non potevano essere ricollocati in altre strutture operative (da sempre sott’organico)? Nel passato era stato fatto – Non ci stupiamo delle dichiarazioni aziendali rilasciate alla stampa. Rispecchiano quanto dichiarato ai tavoli relazionali. Semmai ci stupiamo di come, con la firma dell’accordo, si accetti implicitamente tale affermazione e la conseguente non ricollocazione del personale, come invece avvenuto per altri reparti in situazioni analoghe.

L’intervista è in linea con la nuova filosofia aziendale che vede nella “svalutazione” dei propri dipendenti, forse, un futuro strumento di “razionalizzazione delle risorse”.

Questo accordo non prevede la volontarietà e crea un pericoloso precedente, in quanto autorizza Telecom Italia ad avanzare analoga richiesta per altri settori che dichiarerà “in crisi”.

Presto, grazie alle “s-valutazioni mirate”, Telecom potrebbe dichiarare di avere nuove risorse “difficilmente ricollocabili all’interno dell’organizzazione” e rifacendosi al CDS. Atteggiamento del tutto inaccettabile.

Successivamente alla illustrazione dei nuovi turni e relative percentuali, con un evidente aumento del presidio nei festivi (sabati e domeniche) e delle fasce notturne, l’azienda ha tenuto a precisare che non esistono margini di modifica (richiesta delle altre organizzazioni) degli stessi. Di conseguenza tale rimodulazione (necessaria per la diminuzione dell’orario di lavoro) verrà espletata unilateralmente dal 1 settembre 2009.

L’”indignazione” delle organizzazioni è sfociato in una richiesta di “un esame congiunto” a livello nazionale per riuscire a modificare i turni esposti, “gridando allo scandalo” e rimandando ad “altri” le responsabilità.

Anche questo un copione già visto.

                                                            UGL Telecomunicazioni Calabria

RSU UGL Telecom Italia Calabria

Autore

Salvatore Ferragina

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