Rassegna stampa

CATANZARO, UNA CITTA’ IMPAZZITA

IL RIPESCAGGIO IN C1, CHE SARA’ UFFICIALIZZATO OGGI DAL CONSIGLIO FEDERALE, HA FATTO ESPLODERE LA GIOIA DI TIFOSI, DIRIGENTI E AMMINISTRATORI
da Gazzetta del Sud

IL PRESIDENTE PARENTE: «RIPAGATI PER I SACRIFICI FATTI NEGLI ULTIMI MESI»

CATANZARO – Rituale rispettato, ieri sera, anzi con punte più alte del solito, della promozione di una squadra, anche se per il Catanzaro è arrivata (arriverà ufficialmente oggi dopo la ratifica del Consiglio federale) a tavolino. Ma pensando (senza riandare troppo indietro nel tempo e più precisamente nel ’91 quando il Catanzaro conquistò la C1 nello spareggio contro il Nola) all’autentica jella dei due spareggi persi barbinamente la promozione è una gratificazione postuma. Dirigenti, tifosi, squadra, si sono letteralmente scatenati liberando così le tante delusioni ed anche lo scippo del ’91; quindi sfogando in una baldoria che non solo in città con punti di riferimento (come la sede sociale, lo stadio e successivamente piazza Stadio dove è stato segnalato anche il sindaco Abramo insieme all’amministratore delegato del sodalizio di via Lombardi, Poggi, il quartiere Lido e sindaco il piazzale dell’impianto carburanti Agip davanti al Motel trasformato in luogo di bivacco da centinaia di tifosi); con punti di riferimento, si diceva, non solo in città, ma anche in molti centri della provincia. La città messa a rumore e sino a tarda notte dai soliti caroselli di macchine e motociclette, naturalmente con bandiere e sciarpe giallorosse provocando in qualche zona il blocco del traffico. Esplosione di gioia all’atto della notizia del rigetto del ricorso del Cosenza davanti all’arbitrato del Coni che comporta, conseguentemente, il ripescaggio del Catanzaro. Sommersi da abbracci il presidente del sodalizio, Claudio Parente, e l’amministratore delegato, Massimo Poggi che, peraltro, hanno avuto il loro bel da fare per rispondere alle chiamate di chi cercava conferma della «vittoria» del Catanzaro. Pur di fronte al chiassoso festeggiamento Parente ha dichiarato: «Il ripescaggio in C1 non deve essere considerato come un regalo, frutto di una serie di episodi fortunati, bensì quale riconoscimento dei meriti sportivi – compreso la recente finale playoff – e gestionali – avendo riequilibrato i bilanci – di questa società che in soli cinque mesi, è riuscita ad invertire la rotta di 360 gradi. Per noi dirigenti, quindi la soddisfazione è doppia». «Il giorno dopo aver perso la finale – ha aggiunto il numero uno della società giallorossa – alle 8 del mattino eravamo già in sede con la “morte” nel cuore ma decisi a ripartire e programmare il futuro perché alla città avevamo promesso di uscire dalla maledetta C2. Gli acquisti di Corona, Caterino, Andrisani, Lafuenti, Dei, il ritorno di Zappella, la conferma di Toledo e Milone non possono che avvalorare quella che era la nostra intenzione: approntare una squadra forte per cercare di vincere il campionato direttamente e senza playoff. Tutto questo ha richiesto e richiede lavoro e sacrifici, ma ora tocca alla città, ai tifosi, agli operatori economici, agli amministratori fare di tutto perché questa società diventi sempre più forte per puntare con successo a quelle prestigiose categorie che un tempo ci hanno visto protagonisti». Come al solito sfrenato l’altro padrone del Catanzaro, il dott. Massimo Poggi: «Provo una grande gioia, immensa e sperata, soprattutto per me che più di ogni altro ha sofferto questo ripescaggio, per noi strameritato. Quella di oggi (ieri, ndc) rappresenta il primo gradino di una crescita graduale della nostra società». «Ora – ha aggiunto – ci godiamo, insieme alla tifoseria, la festa di una città e della provincia che, dopo tanto tempo, possono gioire e festeggiare». In lacrime (naturalmente di gioia) il neoarrivato nella compagine dirigenziale, Pino Mirante. E intanto chiamati in causa gli amministratori, ecco il sindaco Sergio Abramo, che ha festeggiato come un ultras: «Il Comune – ha dichiarato – sarà vicino alla società e alla squadra sostenendone gli ambiziosi programmi. Per ora godiamoci la festa e prepariamoci a questa nuova, esaltante avventura sportiva, nel mentre prendiamo atto che il Catanzaro torna meritatamente nel calcio che conta, premiando una società ed una città di antiche tradizioni sportive». L’assessore comunale allo Sport, Toni Sgromo, ha festeggiato nella sede sociale dopo l’ansiosa attesa del verdetto del giudice dell’arbitrato: «Sono felice per la città e per la nuova società la cui crescita calcistica non può fare che bene a Catanzaro con la nuova categoria che comincia a giustificare le tradizioni calcistiche». «Al di là della soddisfazione professionale – ha dichiarato da parte sua l’avv. Edoardo Chiacchio, patrocinatore dell’ultima “causa” del Catanzaro – che comunque resta importante, sono contento per il presidente Parente, e per l’amico Gianni Improta che, insieme agli altri dirigenti, alla squadra e ai tifosi, vedono realizzato quello che si può definire un sogno, visto certi pateracchi, che possono venire fuori – e sono già venuti – da una vicenda del genere». E intanto, come hanno promesso i tifosi, la festa è soltanto cominciata – e pur se ieri si è protratta sino all’alba – ma dopo la festa c’è bisogno di rivolgere le attenzioni ad un campionato tutto da giocare e, possibilmente, da onorare. Per il che sono impegnate tutte le componenti del calcio locale.

Vito Macrìna

Autore

Giuseppe Mangialavori

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