Nonostante ci troviamo in pieno clima vacanziero, mai come in questo momento è opportuno che la politica, quella buona, mostri attivismo e incisività per dare segnali decisivi sulle battaglie riguardanti la città. Infatti in questi ultimissimi giorni abbiamo registrato, quasi contemporaneamente, le prese di posizione di chi ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato nella speranza di ribaltare le decisioni con cui il TAR Lazio ha giudicato favorevolmente le istanze di Catanzaro sia sulle Scuole di Specializzazione che sulla Scuola Superiore della Magistratura.
L’intera deputazione calabrese, quella di destra come quella di sinistra, dovrebbe mostrare i denti sulle vicende sopramenzionate. Ma è opinione largamente diffusa, e probabilmente veritiera, che i parlamentari della nostra regione siano abbastanza pigri, inconcludenti o completamente piegati alla volontà delle segreterie romane al punto da non aver esercitato alcuna pressione sugli organi competenti. Di tanto in tanto abbiamo letto, e ancora oggi leggiamo, di interrogazioni parlamentari, di mozioni. Ma di concreto non c’è nulla. Dove per concreto si intende la pretesa politica di ottenere quanto è giusto per il territorio. Le Scuole di Specializzazione della facoltà di Medicina di Catanzaro sono le uniche disponibili per tutta la Calabria: lo si è fatto capire alla Gelmini e a Tremonti? Stesso discorso vale per la sede meridionale della Scuola Superiore della Magistratura. Sappiamo che qualche esponente politico ha tentato degli approcci per riottenere il maltolto. Nel frattempo abbiamo pure gioito per la sentenza favorevole del TAR Lazio. Ma oggi registriamo come Benevento, e la sua agguerrita deputazione, abbiano sponsorizzato il ricorso al Consiglio di Stato. E tutto questo accade mentre il ministro Alfano si dimena in un cerchiobottismo che tenderebbe ad accontentare tutti ma in realtà – ne siamo certi – finirà con l’umiliare soltanto Catanzaro.
E’ ora che la nostra deputazione esca allo scoperto. Specialmente quella di Catanzaro: D’Ippolito, Galati, Lo Moro, Pittelli, Speziali, Tassone, Traversa, Speziali. Laddove uscire allo scoperto non significa compiere atti semplicemente formali, bensì agire politicamente.
Volendo stemperare i toni di queste vicende melodrammatiche e buttando tutto sul leggero, vista l’insistenza con cui l’atteggiamento gossiparo occupa la politica nazionale, potremmo scherzarci su e dire che la deputazione catanzarese non è dotata di belle e giovani deputate come la beneventana Nunzia De Girolamo. E oggi come oggi la politica ha bisogno di tutte le virtù! Ma per tornare su un terreno più serio ci sembra urgente che i nostri deputati facciano la loro parte doverosamente, senza subire in modo passivo le decisioni dei Ministeri. Si stabiliscano presso la Gelmini e Alfano e non escano da quei palazzi senza il risultato. Hanno dalla loro delle sentenze estremamente favorevoli. Abbiano un po’ di orgoglio e amor patrio. Chiedano ad Alfano un atto di assenso per partire con la Scuola di Magistratura a Catanzaro applicando subito la sentenza del TAR Lazio. La Provincia di Catanzaro prenda l’iniziativa di richiedere un incontro urgente al Ministero per la medesima questione. Altrettanto dinamismo si mostri alla Gelmini per salvaguardare le scuole di Specializzazione medica. Ma quello che si deve fare lo si faccia immediatamente e convintamene. Non abbiamo bisogno di una deputazione fantasma, ma di azioni politicamente concrete che facciano meritare il titolo di “onorevole”.
Fabio Lagonia
– Presidente Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”
Il Presidente di CNC, Fabio Lagonia incoraggia gli onorevoli
Scuola Magistratura e Specializzazioni: ultima chiamata per la nostra deputazione