Esposto de “Il Pungolo per Catanzaro” contro interessi banche

Martedì 28 Luglio (ore 12,00)  presso la sede della CGIL di  Catanzaro, si terrà la conferenza stampa nel corso della quale sarà illustrato l’esposto promosso dall’Associazione Il Pungolo per Catanzaro contro gli alti interessi praticati dalla Banche.
L’esposto (a cui hanno aderito la CGIL Catanzaro-Lamezia e il Codacons) è stato inoltrato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, alla Banca d’Italia e all’Osservatorio sul Credito presso la Prefettura di Catanzaro.
Si denuncia l’applicazione, segnatamente  nella provincia di Catanzaro,  da parte degli Istituti Bancari di tassi di interesse particolarmente elevati e totalmente differenti e più alti rispetto a quelli che gli stessi Istituti Bancari applicano fuori della provincia catanzarese ed in altri territori d’Italia.
Alla conferenza stampa parteciperanno il presidente dell’Associazione Il Pungolo per Catanzaro avv. Francesco Pitaro,  il segretario della CGIL Catanzaro-Lamezia Giuseppe Valentino e il vice presidente nazionale del Codacons, avv. Francesco Di Lieto.
Interverrà  all’incontro con i giornalisti anche  Nino De Masi, noto imprenditore di Rizziconi, il quale ha intrapreso una battaglia di legalità che lo ha portato alla instaurazione di un processo penale, pendente dinanzi la Corte d’Appello di Reggio Calabria, che vede imputati alcuni  Presidenti di colossi bancari.

 

 

CHI E’ NINO DE MASI.
Nino De Masi è il noto imprenditore di Rizziconi, che dirige il gruppo imprenditoriale De Masi, il quale ha intrapreso una battaglia legale in ordine agli elevati tassi di interessi applicati dalle Banche nei confronti del proprio gruppo imprenditoriale. Tale battaglia legale ha determinato la instaurazione di un processo penale per il reato di Usura nel quale sono imputati notissimi Presidenti di colossi bancari. Più precisamente, tra gli altri, risultano imputati, Dino Giovanni Marchiorello (Presidente Banca Antonveneta), Cesare Geronzi (Presidente Banca di Roma) e Luigi Abete (Presidente Banca Nazionale del Lavoro). Il Tribunale di Palmi con la sentenza di primo grado ha assolto gli imputati, sotto il profilo soggettivo, ed ha però affermato che sotto il profilo fattuale ed oggettivo, il gruppo De Masi è stato oggetto di Usura da parte degli Istituti Bancari. Il processo è ad oggi pendente in fase d’appello dinanzi la Corte d’Appello di Reggio Calabria.

 

 

Autore

Francesco Vallone

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