Alcuni animali selvatici, riabilitati dai veterinari del Centro recupero Animali Selvatici della Amministrazione Provinciale di Catanzaro, sono stai rimessi in liberta nei giorni scorsi, in località Coia, nel comune di Isca dello Jonio, in un fondo di oltre 100 ettari, di tipica macchia mediterranea, di proprietà di Domenico Calabretta. In particolare, alla presenza dell’Assessore alla Difesa della Fauna e Riserve Naturali Nicola Montepaone, del Consigliere Marziale Battaglia, del Comandante del Nucleo di Polizia Venatoria Gianni Sacchinelli, della Polizia Provinciale di Catanzaro, rappresentata dal Tenente Franco Guzzo e dall’appuntato Antonio Severino e da un folto gruppo di agenti della Polizia Ecozoofila di Catanzaro coordinati dal Comandante Provinciale di Catanzaro Antonio Formisano, sono stati rimessi nel proprio ambiente naturale un mustelide, un giovane tasso investito sulla statale 106 nel territorio compreso tra Isca e Badolato e pervenuto al Cras di Catanzaro in stato di grave shock e ipotermia, un falco lodolaio rinvenuto ai piedi di un ulivo con un’ala fratturata, tre allocchi ricoverati al Centro in seguito a trauma da impatto , una civetta consegnata al Cras con segni neurologici gravi e due falchi pecchiaioli che erano stati consegnati dall’Anpana Calabria feriti all’ala e in grave stato di shock. Gli animali, giunti al Cras della Provincia di Catanzaro, nelle settimane passate, versavano in condizioni critiche. Gli stessi, come spiega il Dr Fabio Castagna, medico veterinario del Cras di Catanzaro, dopo un’ospedalizzazione nelle degenze interne del Centro, sono stati sottoposti a terapie specifiche e in seguito trasferiti nelle degenze di riabilitazione esterne e al tunnel di volo della struttura per consentirne un ottimale recupero, indispensabile per la liberazione. La scelta del luogo, già teatro di altre liberazioni, è stata dettata dalle caratteristiche della zona, un ambiente incontaminato, con tipica flora e fauna caratteristici della macchia mediterranea, con habitat ideale per le specie da liberare. In rappresentanza del Cras di Catanzaro erano presenti: il Dr Castagna, medico veterinario del Centro, la volontaria Valentina Mazza e il volontario esperto nella Tutela dei Parchi e delle Riserve Faunistiche, Alfredo Rippa, che ha avuto modo di spiegare in maniera dettagliata ad un folto gruppo di persone particolarmente interessate, le caratteristiche faunistiche degli esemplari liberati e la fauna selvatica presente nella macchia mediterranea, con particolare attenzione agli animali selvatici della nostra regione. Il Cras di Catanzaro, come sottolineato dal veterinario del Centro, oltre a curare gli aspetti clinici degli animali ricoverati, riveste un ruolo di primaria importanza nella ricerca scientifica, nello studio della biodiversità animale e nell’educazione ambientale, rivolta soprattutto alle scolaresche che numerose raggiungono il Parco della Biodiversità di Catanzaro, fiore all’occhiello della nostra regione.