AVEZZANO – Il pit stop di fine campionato è agli sgoccioli. E il Pescina si ritrova dopo 12 mesi allo stesso bivio della sua stagione. L’anno scorso, al termine della folle corsa da matricola, fu superata solo dal Benevento e costretta a giocare gli spareggi da seconda della classe. In questa stagione gli alti e bassi non hanno impedito agli abruzzesi di raggiungere lo stesso obiettivo, anche se col quarto posto. La semifinale play-off contro il Catanzaro è la riedizione della sfida dello scorso anno contro i vicini di casa del Celano.
DERBY AMARO – Il Pescina, all’epoca, era strafavorito anche se arrivato in apnea a fine stagione. Un gol di Barraco a due minuti dalla fine regalò il match d’andata al Celano di Modica (2-1). Al ritorno, in un “De Marsi” finalmente strapieno, i bianco-verdi non andarono oltre il pari di Arcamone e furono eliminati al termine di 180 minuti, dopo aver sognato per un intero campionato. Stavolta i ragazzi di Perrone (subentrato a gennaio a Chiappini) hanno avuto un mese per preparare questa doppia sfida, così come del resto il Catanzaro. Anche se l’ambiente resta freddo per una squadra che non porta ancora il nome della città.
RUSH FINALE – Dopo la vittoria contro i giallorossi di Provenza a metà marzo, il Pescina ha inanellato 7 risultati utili consecutivi che gli hanno consentito di giocare in scioltezza le ultime due partite contro Manfredonia e Cosenza. Una stagione di alti e bassi che andava compromettendosi durante il mercato invernale quando, dopo l’incredibile sconfitta casalinga con la Vigor Lamezia, la società del presidente Mastroianni decise di esonerare il tecnico Chiappini. Al suo posto Carlo Perrone, ex difensore di Lazio ed Ascoli dei primi anni ‘80. Il tecnico ha portato nuove motivazioni e un modulo più quadrato, il classico 4-4-2.
TUTTI A DISPOSIZIONE – La formazione per la partita di domenica sembra fatta. Non ci sono problemi per Perrone che dovrebbe affidarsi alla sua squadra più collaudata. Fuori entrambi i fantasisti Berra (out per infortunio) e Di Pasquale, che hanno trovato poco spazio nella nuova era-Perrone, il tandem offensivo Bettini-Arcamone avrà il compito di scardinare la difesa giallorossa. In difesa, davanti a Bifulco, ci sarà la coppia centrale Blanchard-Petitto, mentre in mediana giostreranno i soliti Giordano e capitan De Angelis, con l’ottimo Cruciani sulla destra (5 gol per lui in stagione). Qualche dubbio solo sugli esterni. In difesa dovrebbero giocare Gentili o Locatelli a destra e Piva o Silvestri a sinistra, con i primi due favoriti. Piva potrebbe essere spostato anche a centrocampo al posto di Laboragine, come accadde in occasione del match di stagione regolare.
LA SFIDA DI MARZO – Proprio Laboragine, però, fu l’elemento capace di incrinare gli equilibri della sfida di due mesi fa al “Dei Marsi”. Il suo ingresso in campo al posto di Silvestri diede maggiore brio e incisività sulla fascia sinistra. Gli abruzzesi si portarono in vantaggio nel primo tempo con Arcamone, capace di beffare di testa i due centrali giallorossi su azione d’angolo. Dopo il meraviglioso pareggio di Caputo da fuori area sul finire del tempo, la gara sembrava avviata verso un pareggio, con un Catanzaro decisamente sottotono. Ma a tre minuti dalla fine Bettini risolse la partita, arrotondando poi nei minuti di recupero col Catanzaro sbilanciato in avanti a caccia del pareggio. Prima della fine un’entrata killer di Pomponi (in campo da due minuti) mandò all’ospedale Pippa.
TABÙ “DEI MARSI” E PETITTO – Il piccolo stadio di Avezzano si è dunque confermato inespugnabile per il Catanzaro. L’anno scorso solo un gol di Marchano in pieno recupero garantì il pareggio ai giallorossi. Anche nei tre precedenti con l’Avezzano, a metà degli anni ’90, poca gloria: un pareggio nel 1995 (1-1 Pierleoni, Delle Donne) e due sconfitte nette (3-0 e 2-0) nelle due stagioni successive con Wilson, Di Nicola e ancora Pierleoni a fare la parte del leone. Un’altra piccola curiosità è legata a Giuseppe Petitto, difensore centrale del Pescina. Fu proprio lui nel 1999, con la maglia del Benevento, a segnare il gol del pareggio nella semifinale d’andata dei play-off, dopo il vantaggio di Bonacci. Anche in quel caso il Catanzaro giocava in trasferta l’andata. Anche in quel caso era arrivato terzo in stagione regolare. Sono passati dieci anni. I play-off possono cominciare.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Bifulco; Locatelli, Blanchard, Petitto, Piva; Cruciani, De Angelis, Giordano, Laboragine (Silvestri); Bettini, Arcamone. All.: Perrone.