CATANZARO â à stato ieri ingaggiato lâincontrista Michele Andrisani che, nella passata stagione, ha disputato 25 gare nel Taranto. Complessivamente, il giocatore ha totalizzato 184 presenze in C1 (a parte il Taranto, nel Palazzolo, Alzano, Carpi, Palermo, Juve Stabia, Giulianova) e, allâinizio della sua carriera, una in A e 2 in B col Bari. âEâ un elemento di grande temperamento â ha detto Piero Braglia sul nuovo arrivato, descritto come un macinatore di chilometri, dai piedi ruvidi ma di gran cuore. Lâingaggio era nellâaria, ma è stata la prima risposta di buona volontà della società , dopo la brutta prestazione di metà settimana con il Rende. Sul fronte dei movimenti minori, è stato dirottato a Corigliano il giovane portiere Panuccio, nellâambito dello scambio con il centravanti Cunzi. Come sâaccennava, tarda a piacere il nuovo Catanzaro di Braglia. Al cospetto dâavversari determinati come giocassero finali di Coppa Campioni, i giallorossi, specie contro il Rende, sono apparsi alquanto impreparati. Dipenderà dal carico di lavoro sin qui svolto, dallâunilaterale interpretazione amichevole dei confronti, dalla mancanza di convinzione di alcuni elementi di restare a Catanzaro, dal disorientamento dei giocatori sulle voci di una rosa ancora da definire, dallâincomprensione con le richieste di gioco del nuovo tecnico? Qualsiasi siano, le cause saranno circoscritte alla fase di rodaggio. âHa sostanzialmente giocato la squadra dellâanno scorso â riferisce senza minimamente tentare giustificazioni Piero Braglia, a cui tutto si può chiedere tranne di mentire. Quando gli si fa osservare che il Catanzaro, pur senza Corona, giocasse lâanno scorso meglio, il tecnico risponde: âSignifica, allora, che lâallenatore era bravo ed io non lo sono.â Chiaramente, nessuno lo pensa, mentre, sulla rinnovazione della squadra della passata stagione, echeggia la dichiarazione espressa dal tecnico al tempo della sua presentazione: âCon questâorganico, rischiamo di non vincere.â Successivamente, però, sono arrivati Corona, Caterino e, ieri, Andrisani, mentre altri arriveranno. Il presidente Parente ha più volte ripetuto che il mercato continua ad essere aperto, mentre è impegnato a coniugare le esigenze tecniche con quelle di un sodalizio che non può svenarsi nel pagare per lâingaggio di difensori (nel caso di Zattarin riconoscerebbe pure qualcosa al Chieti!), per la cessione di propri attaccanti pur di valore (come avvenuto per Moscelli), per elementi come Zaccagnini che hanno di colpo alzato il proprio ingaggio. Sarebbe, fra lâaltro, un grave errore riempire lo spogliatoio, come avvenuto 2 anni addietro, senza corrispondentemente svuotare quello corrente. In tale contesto, sâinquadra lâimminente interruzione di contratto con De Sanzo (andrà al Cosenza, mentre insieme a Pastore è stato richiesto dalla Palmese), quella prossima dâAusoni (si sta allenando a parte) e dello stesso Giglio, che sâostina a volersene andare.
Fabio Blasco