Continuano le gaffe di Scopelliti mentre Bocchino non ha ancora chiesto scusa ai catanzaresi
Continuano le gaffe di Beppe Scopelliti. Dopo il volgare invito a distribuire calci nel sedere, dopo l’infelice dichiarazione in cui ha affermato che si candiderà alla presidenza della Regione Calabria solo se tale ruolo potrà tornare utile alla sua Reggio e non già a tutti i calabresi, dopo le innumerevoli sortite dal sapore campanilistico in cui il giovane sindaco reggino manifesta la sua acredine nei confronti di Catanzaro e dei catanzaresi, dopo la sua ostentata assenza alla presentazione delle polarità urbane, dopo i suoi reiterati e voluti scavalcamenti del capoluogo di regione quale sede di incontri del PDL, ecco che Scopelliti ci stupisce ancora perseguendo la sua vocazione alla gaffe: il conferimento della cittadinanza onoraria di Reggio a Italo Bocchino, primo firmatario della legge che ha inserito la città della Fata Morgana fra quelle metropolitane.
Sappiamo che sull’argomento, in riva allo Stretto, sono in corso delle feroci polemiche tant’è che Marco Minniti ha definito ormai “sputtanato il clima bipartisan sulla città metropolitana” e il presidente del consiglio regionale, Giuseppe Bova, ha disertato la manifestazione pro-Bocchino per protesta. Anzi, per dispetto.
Francamente ai calabresi non interessano le finte beghe fra la destra e la sinistra reggina. Le frizioni in corso sono infatti esclusivamente figlie dell’attuale propaganda politica in cui Scopelliti viene esageratamente sopravvalutato e mitizzato dai vertici romani in prospettiva elettoralistica. Nei fatti però sappiamo bene che a Reggio, e per fortuna dei reggini, esiste una trasversalità tra destra e sinistra che porta frutti saporiti e abbondanti. Da questo punto di vista gli altri territori della Calabria, Catanzaro in primis, dovrebbero imparare. Ma resta un problema di fondo sul conferimento della cittadinanza onoraria a Italo Bocchino: pur con l’auspicio che l’esponente nazionale del PDL ne uscirà bene, non sarebbe stato più opportuno – visto il suo recente coinvolgimento nella vicenda giudiziaria “Global Service” di Napoli – attendere che la magistratura facesse piena luce? Si potrà obiettare che ogni città ha facoltà di decidere autonomamente chi debba essere o meno un suo cittadino onorario; abbiamo letto sull’argomento anche delle perfidie in cui si afferma che ogni città ha i cittadini onorari che merita! Noi, molto più serenamente, riteniamo solo che Scopelliti sia stato tanto imprudente quanto precipitoso. Il solito gaffeur che ormai conoscono tutti i calabresi.
Ma poi c’è dell’altro: ci eravamo illusi – dimenticando per un attimo l’antica indole del sindaco reggino – che il conferimento della cittadinanza onoraria fosse l’occasione nella quale poter “suggerire” a Bocchino di chiedere scusa a Catanzaro ed ai catanzaresi per le scriteriate dichiarazioni dallo stesso rilasciate in occasione del riconoscimento per Reggio città metropolitana, allorquando affermò con somma ignoranza storica che tale “riconoscimento compensa quanto è stato tolto ai reggini e che si restituisce a Reggio ciò che è stato tolto col capoluogo”. Una gigantesca figuraccia che all’epoca stigmatizzammo, e per la quale i catanzaresi stanno ancora aspettando le scuse. Che probabilmente non arriveranno mai dal momento che chi seppellisce la memoria storica e istituzionale sotto un’enorme ondata di demagogia, di falsità e di discredito, difficilmente è capace di gesti simili.
Fabio Lagonia
Presidente Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”