Si avvicina il giorno del derby e diciamolo pure, unico e vero derby di Calabria.
Sicuramente non c’è la tensione e l’attesa dei derby precedenti per quanto attiene la sponda giallorossa, il Catanzaro di Provenza sebbene la serietà e gli ottimi risultati raggiunti, per colpe non sue non riesce a coinvolgere la massa del popolo giallorosso e siamo sicuri che tanti degli spettatori del 4-1 dell’84 e del 2-0 di due anni dopo, non timbreranno il Nicola Ceravolo monco del settore Distinti.
A proposito di quest’anomalia non possiamo non dire che tale situazione riflette esattamente una stranezza tutta catanzarese, che si rispecchia nelle difformità della nostra città e conseguentemente nella mediocrità societaria dimostrata fino a oggi.
Ricordo ancora quando in conferenza stampa qualcuno aveva detto che il settore era chiuso per eseguire lavori urgenti e per evitare agli spettatori di prendere acqua.
Sarà pur vero che questa Commissione è rigida, ma viste le tragedie accadute in materia di sicurezza a tutelarsi fanno bene (anche se non sempre è così in altri stadi che purtroppo abbiamo visto), semmai non si spiega come sia possibile che per dei lavori che non riguardano una grande opera si riesca a impiegare mesi che poi diventano anni e postarvi adesso il crono programma dei lavori a questo punto è inutile, è carta straccia.
E meno male che si tratta di ristrutturazione e non costruzione dello stadio, altrimenti altro che tempi biblici.
A questo derby dicevamo si arriva senza un grande entusiasmo da parte della maggioranza della tifoseria, eppure in tanti si stanno prodigando per fare tornare la gente allo stadio, operazione d’obbligo ma che a mio avviso dovrebbe essere compiuta chiedendosi prima del perché la gente non viene e non si entusiasma per questo Catanzaro.
Come sempre gli ultras stanno preparando qualcosa di speciale per abbellire la Curva Massimo Capraro, voglio ricordare che questa coreografia è anche dei lettori di www.uscatanzaro.net che hanno contribuito, con le somma raccolta in più, per saldare le multe dei deltaplanisti del San Vito.
Non ci sarà il pienone ma qualche unità in più si conterà, sempre che gli habitué dell’accredito non rinuncino per non impoverire il loro portafoglio.
La squadra ha sostenuto oggi al Mirko Gullì il test infrasettimanale contro la formazione dell’ex allenatore della prima squadra Franco Cittadino, che ha terminato il campionato allievi da una settimana.
Provenza ha schierato tutti gli elementi a disposizione della rosa, tranne Cardascio e Caputo. Il fantasista giallorosso era a bordo campo con un’appariscente fasciatura al ginocchio sinistro, nessun bollettino medico ufficiale è stato diramato, ma la speranza è che il numero dieci giallorosso possa tornare utile per i play off se saranno raggiunti.
Il 4-4-2 del primo tempo era composto dal portiere degli allievi (Mancinelli era dall’altra parte) con Montella F. e Ciano impiegati nel ruolo di terzino destro e sinistro, nel mezzo c’erano capitan Gimmelli e Di Maio.
A centrocampo è stato chiamato in causa Benincasa (Zaminga è entrato nella ripresa) che ha formato la cerniera nel mezzo insieme a Berardi, sulle due ali hanno agito Tomi a sinistra e Corapi a destra a fare il vice Caputo.
Davanti la coppia Iannelli e Montella A.
I goal sono stati tanti come il solito, anche se il risultato è stato sbloccato con un colpo di testa da Iannelli su cross di Tomi sul finire del primo tempo, una doppietta di Corapi (un goal segnato su respinta del calcio di rigore calciato da Montella A. e parato da Mancinelli) ha chiuso il primo tempo sul 3 a 0.
Nella ripresa spazio per tutti e fra i tanti goal siglati segnaliamo quello di Falomi e di Frisenda.
Domani allenamento il mattino e sabato la rifinitura.
SF
Sicuramente non c’è la tensione e l’attesa dei derby precedenti per quanto attiene la sponda giallorossa, il Catanzaro di Provenza sebbene la serietà e gli ottimi risultati raggiunti, per colpe non sue non riesce a coinvolgere la massa del popolo giallorosso e siamo sicuri che tanti degli spettatori del 4-1 dell’84 e del 2-0 di due anni dopo, non timbreranno il Nicola Ceravolo monco del settore Distinti.
A proposito di quest’anomalia non possiamo non dire che tale situazione riflette esattamente una stranezza tutta catanzarese, che si rispecchia nelle difformità della nostra città e conseguentemente nella mediocrità societaria dimostrata fino a oggi.
Ricordo ancora quando in conferenza stampa qualcuno aveva detto che il settore era chiuso per eseguire lavori urgenti e per evitare agli spettatori di prendere acqua.
Sarà pur vero che questa Commissione è rigida, ma viste le tragedie accadute in materia di sicurezza a tutelarsi fanno bene (anche se non sempre è così in altri stadi che purtroppo abbiamo visto), semmai non si spiega come sia possibile che per dei lavori che non riguardano una grande opera si riesca a impiegare mesi che poi diventano anni e postarvi adesso il crono programma dei lavori a questo punto è inutile, è carta straccia.
E meno male che si tratta di ristrutturazione e non costruzione dello stadio, altrimenti altro che tempi biblici.
A questo derby dicevamo si arriva senza un grande entusiasmo da parte della maggioranza della tifoseria, eppure in tanti si stanno prodigando per fare tornare la gente allo stadio, operazione d’obbligo ma che a mio avviso dovrebbe essere compiuta chiedendosi prima del perché la gente non viene e non si entusiasma per questo Catanzaro.
Come sempre gli ultras stanno preparando qualcosa di speciale per abbellire la Curva Massimo Capraro, voglio ricordare che questa coreografia è anche dei lettori di www.uscatanzaro.net che hanno contribuito, con le somma raccolta in più, per saldare le multe dei deltaplanisti del San Vito.
Non ci sarà il pienone ma qualche unità in più si conterà, sempre che gli habitué dell’accredito non rinuncino per non impoverire il loro portafoglio.
La squadra ha sostenuto oggi al Mirko Gullì il test infrasettimanale contro la formazione dell’ex allenatore della prima squadra Franco Cittadino, che ha terminato il campionato allievi da una settimana.
Provenza ha schierato tutti gli elementi a disposizione della rosa, tranne Cardascio e Caputo. Il fantasista giallorosso era a bordo campo con un’appariscente fasciatura al ginocchio sinistro, nessun bollettino medico ufficiale è stato diramato, ma la speranza è che il numero dieci giallorosso possa tornare utile per i play off se saranno raggiunti.
Il 4-4-2 del primo tempo era composto dal portiere degli allievi (Mancinelli era dall’altra parte) con Montella F. e Ciano impiegati nel ruolo di terzino destro e sinistro, nel mezzo c’erano capitan Gimmelli e Di Maio.
A centrocampo è stato chiamato in causa Benincasa (Zaminga è entrato nella ripresa) che ha formato la cerniera nel mezzo insieme a Berardi, sulle due ali hanno agito Tomi a sinistra e Corapi a destra a fare il vice Caputo.
Davanti la coppia Iannelli e Montella A.
I goal sono stati tanti come il solito, anche se il risultato è stato sbloccato con un colpo di testa da Iannelli su cross di Tomi sul finire del primo tempo, una doppietta di Corapi (un goal segnato su respinta del calcio di rigore calciato da Montella A. e parato da Mancinelli) ha chiuso il primo tempo sul 3 a 0.
Nella ripresa spazio per tutti e fra i tanti goal siglati segnaliamo quello di Falomi e di Frisenda.
Domani allenamento il mattino e sabato la rifinitura.
SF