Il Centro Sociale di Pontegrande, attualmente, non è nella disponibilità del Settore Politiche Sociali. Da un sopralluogo effettuato nei suoi locali, ho avuto modo di verificare che lo stesso, per una parte, è utilizzato dal Tribunale per i Diritti dei Minori. Vi è stato assegnato in comodato d’uso e, per essere reso fruibile, l’associazione ha dovuto eseguire una serie di lavori di restauro, stante le precarie condizioni in cui era stato trovato. Al suo interno vi svolgono progetti nazionali a favore di soggetti portatori di handicap. Un’attività altamente meritoria che vede impegnati tanti ragazzi e ragazze disabili. Un’altra parte dei locali viene utilizzata, non si sa a che titolo, da persone estranee che detengono le chiavi e svolgono attività private che nulla hanno a che vedere con il territorio e con le funzioni che dovrebbe svolgere tale struttura a favore della comunità. A questo punto, caro assessore Ventura mi chiedo e Le chiedo: quando è stato varato il bando per il “Rilancio dei cinque centri sociali”era a conoscenza che il Centro di Pontegrande era occupato dal Tribunale per i Diritti dei Minori e, pertanto, al suo interno non era possibile svolgere nessuna attività? Visto che le attività hanno oramai avuto inizio sin dal mese di febbraio, come intende offrire al territorio posto a nord della città la possibilità di fruire dei servizi del bando tenuto conto che le associazioni che se lo sono aggiudicato verranno comunque pagate? Sarebbe interessante sapere, altresì, se a questo punto intende sfrattare i tanti disabili, penalizzando anche le loro famiglie, oppure ha una soluzione alternativa per non penalizzare ulteriormente il quartiere di Pontegrande. Domande a cui da troppo tempo, caro assessore, Lei si sottrae senza sentire il dovere di dare risposte convincenti, dimostrando scarso rispetto nei confronti di un consigliere nonché del consiglio di circoscrizione che vorrebbe vedere chiaro su alcune attività svolte dal Settore Politiche Sociali. Desta, per di più, tanta perplessità il comportamento della Commissione Politiche Sociali presieduta da Valerio D’andrea che nell’ultima riunione, non solo non ha convocato in tempo utile i Presidenti delle circoscrizioni impedendone, di fatto, la partecipazione, (era presente con un proprio delegato solo la seconda circoscrizione) per un leale e costruttivo confronto, ma si è dichiarata soddisfatta di come procedono le attività del bando per il rilancio dei cinque centri sociali. Affermazione alquanto singolare, se non compiacente, tenuto conto che tanti componenti la commissione, per loro stessa ammissione, non hanno mai fatto visita alle strutture per verificare e controllare l’operato delle associazioni e se, le stesse, operano secondo quanto previsto nel progetto dalle stesse presentato. Auspico un’immediata convocazione della commissione alla presenza dell’assessore Ventura e delle circoscrizioni per un confronto sereno senza però fare sconti, che vada oltre il progetto di rilancio dei centri sociali e che affronti anche la inesistenza di una seria pianificazione della politiche sociali nella nostra città.
Bisantis Peppino
Coordinatore della Commissione Politiche Sociali