Piccolo ma significativo passo avanti nella recente vertenza che contrappone gli autisti del 118 all’Azienda Provinciale Sanitaria di Catanzaro a causa della improvvisa mancata erogazione dell’indennità di disagio.
Questa mattina una corposa delegazione del personale ha incontrato, su espressa richiesta dei dirigenti, i vertici dell’Asp rappresentati dal direttore generale Pietro Morabito, quello amministrativo Achille Gentile, il direttore sanitario Maurizio Rocca, il direttore dell’ufficio concorsi Ferdinando Cosco, quello del personale Mario Procopio ed alla presenza della responsabile dell’ufficio legale.
La delegazione degli autisti soccorritori (COnducenti Emergenze Sanitarie) era costituita da un caposquadra per ognuna delle dieci postazioni provinciali, dal presidente regionale CoES Tonino Renda, dal suo vice Salvatore Cosco e dal membro direttivo Angelo Vonella.
Il confronto si è svolto in modo chiaro e con toni amichevoli: gli autisti hanno riproposto le proprie richieste, ricordando di aver affrontato un concorso e di essere stati addestrati come membri di equipe di soccorso mentre ora li si vuole dequalificare sia economicamente sia nelle mansioni, con pericolose intuibili conseguenze a carico del paziente.
I manager dell’Azienda hanno risposto che l’indennità di disagio non può essere concessa per via dell’ inquadramento tecnico degli autisti i quali, a loro volta, hanno controproposto una collocazione nei ruoli sanitari.
Il confronto è stato quindi differito di una settimana. Consci del ruolo delicato e fondamentale ricoperto, ed allo scopo di poter prevenire qualsiasi conseguenza relativa al demansionamento imposto dall’Asp, gli (ex?) autisti soccorritori hanno preannunciato di voler rendere partecipe S.E. il Prefetto del capoluogo dei prevedibili scenari legati alle operazioni di soccorso sull’intero territorio della provincia.
Auspicabile che l’empasse venga risolta aumentando semplicemente di un livello (da B a C) la fascia d’assunzione, cosa che implicherebbe ‘ipso facto’ la corresponsione dell’indennità oggi negata.
Gli autisti soccorritori si augurano che la funzione del 118 venga protetta e valorizzata per quello che oggi rappresenta, cioè uno dei fiori all’occhiello di una sanità che invece fa acqua da tutte le parti.
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