ATESSA – Si chiama Simone Grillo, ha 24 anni, è romano. È lui il grande affare del mercato di gennaio. È lui il nuovo Re Mida della Polisportiva Val di Sangro. Centrocampista di fascia, all’occorrenza seconda punta, è sbocciato due stagioni fa nel Potenza che vinse la finale play-off di C2 contro il favoritissimo Benevento. Arrivato in Abruzzo in punta di piedi, dopo un avvio di stagione anonimo a Varese, Grillo ha preso in mano le redini della squadra, piazzandosi prima sulla fascia sinistra, poi adattandosi anche come seconda punta. Il risultato è incredibile: 8 gol in 8 partite. Gol all’esordio casalingo contro il Cassino, doppiette decisive nelle ultime due gare in casa (contro Pescina e Monopoli), un’altra doppietta anche a Isola Liri, vanificata dalla tripletta del suo ex compagno potentino Pignalosa.
RINFORZI E RISALITA – Il campionato della Val di Sangro non era iniziato sotto i migliori auspici. Una sola vittoria (contro l’Aversa) nelle prime 13 gare erano costate il posto, a novembre, al tecnico Elio Perri. Al suo posto l’ex Celano Pino Petrelli. Per lui subito un successo contro il Manfredonia, prima di incontrare le stesse difficoltà del suo predecessore. Una rosa costruita male, con troppi infortuni a ostacolarne il cammino. Fino alla svolta col mercato di gennaio. Il presidente Pellegrini decide di investire. Alla corte di Petrelli arrivano, oltre a Grillo, il centravanti del Barletta Alessandrì, ex Vibonese e Lamezia, una giovane e promettente coppia di mediani (Sireno dell’Arezzo e Mazzetto del Lanciano), infine un rincalzo in attacco (Paris, ex Melfi e Manfredonia). In uscita il solo Cacciaglia, decisivo nella scorsa stagione ma tormentato da guai fisici e discontinuità.
MAL DI TRASFERTA – L’iniezione di qualità è stata evidente, ma ha creato qualche scompenso tattico e una clamorosa differenza tra il rendimento in casa e in trasferta. Nelle ultime 8 partite, gli abruzzesi hanno vinto le 4 gare casalinghe, perdendo sempre lontano dallo stadio “Montemarcone”. In casa hanno fatto più punti solo Cosenza, Catanzaro e Scafatese. La Val di Sangro ha addirittura la miglior difesa con soli 5 gol subiti (come il Cosenza). In trasferta, invece, i numeri sono da retrocessione senza appello. Tre soli i punti fatti e ben 28 i gol subiti, in media due a partita. Un rendimento strano che, tuttavia, ha allontanato la Val di Sangro dalla coda della classifica. Ora la salvezza diretta sembra a portata di mano. Con due punti di vantaggio la Vibonese sestultima trema.
ROSA COMPETITIVA – Con gli innesti di gennaio l’organico a disposizione di Petrelli è ormai competitivo. Lo dimostra il successo di domenica sul Monopoli, nonostante le assenze di tre difensori (Paolacci, Mangoni e Rogato). Petrelli ha spostato l’ex terzino giallo-rosso Del Grosso al centro della difesa accanto a Sensi, inserendo Curcio a destra e arretrando a terzino sinistro il mediano Mazzetto. Una scelta che ha pagato grazie al solito Grillo che, con un gol per tempo, ha rimontato il gol di Loseto. Domenica, col ritorno degli squalificati, è difficile ipotizzare la formazione, vista la splendida prestazione di domenica. Davanti ad Ameltonis, si ricomporrà la coppia centrale Sensi-Paolacci con Del Grosso a destra e Mangoni a sinistra. In mezzo al campo il duo Sirino-Mazzetto. Molti dubbi sulle fasce e in attacco. A sinistra dovrebbe esserci Grillo, a meno che Petrelli non voglia coprirsi inserendo Epifani e spostando l’ex potentino alle spalle dell’unica punta che dovrebbe essere Alessandrì. Il centravanti ha bisogno di ritrovare la condizione dopo un piccolo infortunio. In ballottaggio anche Memmo. Sulla destra del centrocampo dovrebbe essere confermato Perfetti, anche se Campli ha fatto benissimo contro il Monopoli. Qualche chance anche per Fiorotto.
TOMI DECISIVO – Nel match del “Ceravolo”, il Catanzaro dominò in lungo e in largo, portandosi in vantaggio con Montella nel primo tempo e sciupando tante occasioni per il raddoppio. Nella ripresa, dopo il pareggio a sorpresa di Epifani, Provenza gettò nella mischia Caputo e Tomi. L’esterno napoletano segnò il gol del vantaggio dopo 4 minuti dal suo ingresso in campo, prima del sigillo di Gimmelli allo scadere. Nei due precedenti in Abruzzo, invece, l’anno scorso finì 0-0 all’ultima di campionato, mentre 2 anni fa decise un rigore di Bueno a 5 minuti dalla fine.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Ameltonis; Del Grosso, Sensi, Paolacci, Mangoni; Perfetti (Campli), Sirino, Mazzetto, Grillo (Epifani); Campli (Grillo), Alessandrì.