Il consigliere comunale di minoranza Sinibaldo Esposito è intervenuto, con una nota, sulle polemiche relative alla convocazione del Consiglio comunale. Ecco il testo.
“La posizione espressa con chiarezza dall’amico Franco Cimino è identica alla mia, più volte ed in più sedi, e su svariati argomenti, esposta.
Essa si articola su tre direzioni, tutte convergenti sulla necessità di restituire forza e prestigio ad una città che via via negli ultimi tempi li sta perdendo.
La prima è, lo ribadisco, quella di fare del Consiglio Comunale e delle sue articolazioni il luogo in cui non solo sia garantito il regolare confronto fra le parti, maggioranza ed opposizione, che proprio nel Consiglio trovano pari dignità, ma l’occasione per realizzare sui problemi della città l’unità che noi andiamo cercando da tanto tempo.
La seconda è fare chiarezza su una grave e persistente crisi politica che complica l’attività dell’esecutivo, indebolisce l’azione del Sindaco, e di fatto paralizza la vita amministrativa dell’Ente, aggravando le conseguenze dei grossolani errori compiuti anche per la smodata voglia di utilizzare spazi comunali per la sistemazione degli equilibri interni alla maggioranza.
La terza è data dalla necessità di far fronte con la massima urgenza a problemi che stanno minando la sicurezza dei cittadini e umiliando le stesse istituzioni.
Accanto a queste, né prima né dopo, si trova la necessità di far fronte alla grave emergenza economica e strutturale determinata dai recenti fenomeni atmosferici che hanno davvero messo in ginocchio la città specie a sud.
Dinanzi a tale contesto la maggioranza, o almeno quello che resta di essa, si occupa soltanto delle vicende interne ai partiti che la compongono ed al passaggio da un punto all’altro dello schieramento di alcuni suoi consiglieri. E non solo, si risponde picche alla nostra reiterata disponibilità a dare ogni contributo per risolvere i problemi dei cittadini.
Sono mesi che chiediamo la convocazione del Consiglio Comunale e nulla, neppure sul terreno della cortesia istituzionale, c’è stato risposto.
L’unica tardiva risposta, debole quanto furbesca, è la convocazione dei capi gruppo per discutere di tutto e di più, qualcuno pensando di scaricare le gravi responsabilità che reca con sé.
Noi non ci stiamo, o meglio non consentiamo più questo misero gioco a nascondino.
La città non perdonerebbe neppure noi.
Non si perda tempo, e si vada subito al Consiglio Comunale.
“La posizione espressa con chiarezza dall’amico Franco Cimino è identica alla mia, più volte ed in più sedi, e su svariati argomenti, esposta.
Essa si articola su tre direzioni, tutte convergenti sulla necessità di restituire forza e prestigio ad una città che via via negli ultimi tempi li sta perdendo.
La prima è, lo ribadisco, quella di fare del Consiglio Comunale e delle sue articolazioni il luogo in cui non solo sia garantito il regolare confronto fra le parti, maggioranza ed opposizione, che proprio nel Consiglio trovano pari dignità, ma l’occasione per realizzare sui problemi della città l’unità che noi andiamo cercando da tanto tempo.
La seconda è fare chiarezza su una grave e persistente crisi politica che complica l’attività dell’esecutivo, indebolisce l’azione del Sindaco, e di fatto paralizza la vita amministrativa dell’Ente, aggravando le conseguenze dei grossolani errori compiuti anche per la smodata voglia di utilizzare spazi comunali per la sistemazione degli equilibri interni alla maggioranza.
La terza è data dalla necessità di far fronte con la massima urgenza a problemi che stanno minando la sicurezza dei cittadini e umiliando le stesse istituzioni.
Accanto a queste, né prima né dopo, si trova la necessità di far fronte alla grave emergenza economica e strutturale determinata dai recenti fenomeni atmosferici che hanno davvero messo in ginocchio la città specie a sud.
Dinanzi a tale contesto la maggioranza, o almeno quello che resta di essa, si occupa soltanto delle vicende interne ai partiti che la compongono ed al passaggio da un punto all’altro dello schieramento di alcuni suoi consiglieri. E non solo, si risponde picche alla nostra reiterata disponibilità a dare ogni contributo per risolvere i problemi dei cittadini.
Sono mesi che chiediamo la convocazione del Consiglio Comunale e nulla, neppure sul terreno della cortesia istituzionale, c’è stato risposto.
L’unica tardiva risposta, debole quanto furbesca, è la convocazione dei capi gruppo per discutere di tutto e di più, qualcuno pensando di scaricare le gravi responsabilità che reca con sé.
Noi non ci stiamo, o meglio non consentiamo più questo misero gioco a nascondino.
La città non perdonerebbe neppure noi.
Non si perda tempo, e si vada subito al Consiglio Comunale.
La nostra eventuale presenza alla conferenza dei capi gruppo sarà solo per ribadire tutto ciò, oltre che per un atto di correttezza istituzionale”.