CATANZARO â E’ ripresa ieri, come da programma, la preparazione precampionato del Catanzaro che si è ritrovato nel tardo pomeriggio al âForestaâ di Chiaravalle per iniziare la seconda parte del lavoro impostato da Braglia e dal suo staff. Particolarmente impegnativa appare soprattutto la settimana che avrà inizio oggi e che vedrà il Catanzaro, tra l’altro, impegnato in due amichevoli e precisamente giovedì contro la Nuova Vibonese e sabato contro una selezione dilettantistica. Per questa seconda fase, ad ogni modo, verrà certamente intensificato il lavoro tecnico che nei primi giorni di ritiro è stato qualche volta âsacrificatoâ a discapito della preparazione fisica. Ciò anche in vista dell’imminente inizio della prima fase di Coppa Italia (17 agosto) che aprirà ufficialmente il sipario sulla nuova stagione. Continuando, comunque, a parlare della prima parte del ritiro giallorosso è stato già detto come il lavoro svolto da Gentili e soci abbia pienamente soddisfatto Braglia, contento anche per non aver dovuto preoccuparsi di fastidiosi infortuni in una fase così delicata della stagione. Tra le note positive, poi, non si possono non rimarcare le ânuoveâ vite in giallorosso di Giuseppe Giglio e Tommaso Folino che per motivi diversi hanno entrambi avuto segnali importanti da questi primi dieci giorni di lavoro. Il primo è rientrato da protagonista dopo un anno in prestito ad Olbia, il secondo, invece, è semplicemente rientrato in campo dopo sei mesi di calvario dovuti ad un gravissimo infortunio al ginocchio. Giglio, dunque, da brutto anatroccolo a principe giallorosso; contestato fino all’inverosimile nella sciagurata stagione della gestione Bitetto-Morgia sembrava non volerne più sapere della maglia giallorossa. Molto, però, è cambiato dopo l’accoglienza che il pubblico catanzarese gli ha voluto regalare nella prima uscita stagionale. Tanti applausi, forse anche più dell’atteso Giorgio Corona, e tante pacche sulle spalle che lo hanno piacevolmente sorpreso e che gli hanno dato certamente modo di riflettere sulla sua iniziale idea di âscappareâ da Catanzaro. Il tutto, tra l’altro, è stato condito dalla sempre crescente dimostrazione di fiducia che Giglio ha ricevuto e riceve quasi quotidianamente dalla società giallorossa. «Sarei un pazzo â dichiara il centravanti siciliano â a non ammettere la mia soddisfazione per quello che pensa di me la società e per gli applausi del pubblico. Per questi ultimi, in particolare, sono rimasto davvero piacevolmente colpito e sono veramente contento che la tifoseria catanzarese si sia resa conto che una brutta stagione può sempre capitare e che, quindi, Giglio vale qualcosa». Nonostante questo, però, resta il dubbio sulla volontà del centravanti siciliano di restare in giallorosso. Braglia, in questo senso, è stato perentorio dicendo che vuole solo giocatori convinti al 100%. «E’ vero che sono arrivato qui in ritiro con una idea precisa in testa e del resto credo sia stata una reazione normale visto che solo io posso sapere quello che ho passato due stagioni fa. Le cose, però, cambiano e io in questo momento voglio pensare solo ad allenarmi, a lavorare bene e con la massima concentrazione senza pensare a niente altro. Anche Braglia, con il quale ho parlato più di una volta, è d’accordo su questa linea di comportamento. Nessuna allusione al mercato quindi, anche perchè non ho assolutamente intenzione di infastire la gente proprio ora che le cose sembrano essere tornate alla normalità ». L’intesa con Corona, intanto, cresce. «E non potrebbe essere diversamente â conclude Giglio â visto che si tratta di un lusso per la categoria. Comunque è vero, mi trovo bene con lui così come con tutti gli altri miei compagni molti dei quali sono davvero forti». Tommaso Folino, centrocampista, catanzarese purosangue, può finalmente sorridere; il suo calvario, infatti, sta per finire. Bloccato per quasi tutta la scorsa stagione da un grave infortunio al ginocchio, Folino ha ripreso la scorsa settimana a giocare con i compagni dopo sei mesi passati a lavorare da solo. Anche se si è trattato di un piccolo spezzone di partitella, giocato, tra l’altro, senza forzare per Tommy, come lo chiamano molti suoi compagni, è stato come toccare il cielo con un dito. Gli chiediamo come è andata. «Bene â dichiara â va molto meglio anche se ancora devo stare attento e non farmi prendere dalla voglia di strafare».
Marco Tallarico – Gazzetta del Sud