COMUNE – Protesta Giunta per chiusura stazione cargo Lamezia

No alla cancellazione della stazione ferroviaria di Lamezia Terme dal “catalogo cargo” delle Ferrovie; pressante richiesta a Trenitalia di ripensare, se confermata, una decisione che “metterebbe in ginocchio l’economia dell’intera Calabria, isolando la regione dal resto d’Italia, anche in considerazione della pessima situazione dell’autostrada Salerno- Reggio Calabria”.
La giunta comunale di Catanzaro, su proposta del sindaco Rosario Olivo, ha elevato una vibrata protesta per un provvedimento che decreterebbe la definitiva scomparsa del trasporto merci su rotaia, con conseguente disagio per le imprese industriali, artigianali e commerciali, che utilizzano tali modalità di trasporto per la loro attività, alle quali non resta che il trasporto gommato, con aumenti di costi non indifferenti e, tra l’altro, in un momento storico di recessione, difficilmente sopportabili.
La decisione di Trenitalia appare ancora più grave se si pensa allo stato di collasso e paralisi della nostra regione che, a causa delle ripetute ondate di maltempo, si trova senza arterie di comunicazione con il resto del paese in considerazione dell’ interruzione dell’ autostrada e dell’intasamento/blocco di altri percorsi.
La giunta comunale di Catanzaro, dopo avere sottolineato la funzione strategica della stazione di Lamezia Terme, ha ricordato che ad essere fortemente penalizzata è anche la città capoluogo di Regione con il suo sistema produttivo di piccole e medie imprese che poggiano sul trasporto merci ferroviario.
A ciò si aggiunge – è stato osservato dalla giunta – la progressiva azione di abbandono delle stazioni cittadine e di importanti tratte ferroviarie sul territorio catanzarese.
L’esecutivo, su proposta dell’assessore all’ambiente, Lorenzo Costa, ha  poi   approvato lo schema del protocollo d’intesa con il Commissario delegato all’emergenza ambientale ed ha autorizzato il dirigente del settore risorse umane e professionali, Carmelina Screnci,  a procedere  all’anticipazione del pagamento delle competenze spettanti ai lavoratori Lpu e Lsu, per il periodo gennaio – marzo 2009, impegnati nei progetti avviati dall’amministrazione di palazzo de Nobili. Inoltre, sentite le relazioni dell’assessore  agli affari generali, Aldo Stigliano Messuti, l’esecutivo ha  licenziato dieci proposte del settore avvocatura. Infine la giunta, presente il dirigente Pasquale Costantino e la funzionaria Maria Grazia Basile, ha avviato l’esame del bilancio di previsione  2009 illustrato dall’assessore  al ramo, Giuseppe Marcucci.

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Redazione

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