La chiamano razionalizzazione delle risorse, ed è indubbiamente cosa buona e giusta. Ma da sempre, così come la logica ed il buon senso impongono, l’accentramento di uffici, enti e risorse dettato dalla richiesta di ottenere economicità nella gestione della variegata macchina statale si compie nei capoluoghi di regione. Tranne che in Calabria. Ormai la musica è sempre quella e nostro malgrado dobbiamo registrare l’ennesimo colpo basso perpetrato contro la città di Catanzaro. Stavolta si tratta di Ferrovie o, per essere più precisi, della riorganizzazione in atto da qualche anno all’interno di Trenitalia.
Non vi è la necessità, da parte nostra, di ribadire quanto siamo favorevoli a rendere più agevole la burocrazia, ad eliminare i costi inutili e via discorrendo. Dunque non dobbiamo sforzarci più di tanto per sottolineare la legittimità nonché la necessità, anche per Trenitalia, di sfoltire e rendere massimamente funzionale la sua struttura. Quello che però non comprendiamo, e mai potremo comprendere, è che tutto questo si stia facendo ai danni del capoluogo di regione. Infatti Trenitalia sta attivando una politica di accentramento a favore di Reggio Calabria, ciò risultando una anomalia (la solita, l’ennesima) nel panorama nazionale giacché tali accentramenti, nelle altre regioni del Paese, si rappresentano nei capoluoghi di regione.
Trenitalia presenta tre divisioni: Trasporto regionale, Trasporto Passeggeri (lunga percorrenza), Trasporto merci (cargo), tutto gestito da Reggio Calabria dove è stata insediata pure la Divisione del Trasporto Regionale che dirige il trasporto locale su ferro in tutta la Calabria. Fino a qualche tempo fa c’era una ripartizione differente mediante più uffici sul territorio che svolgevano le diverse funzioni in varie aree del territorio regionale. La necessaria tendenza all’accentramento e alla razionalizzazione, che noi ribadiamo essere un fatto virtuoso, non guarda però mai al capoluogo di regione e in tal senso è una vicenda insostenibile e negativa. Basti pensare, quale ulteriore passaggio, quanto sta accadendo all’Impianto Associato delle Ferrovie di Catanzaro dove, a fronte di una progressiva carenza di personale, l’attività viene gestita in modo anomalo e via telefono dalla città dello Stretto: questo palesa la chiara volontà di far morire anche questa residua struttura dell’Impianto Associato presente a Catanzaro così come sono state via via soppresse le altre già presenti nell’ambito ferroviario del capoluogo. Già la Divisione Passeggeri e quella Cargo vengono gestite da Reggio. In altri termini vi è una arrogante volontà di chiudere qualsiasi struttura ferroviaria per escludere totalmente Catanzaro.
Non possiamo non vedere, anche in questo settore, la beffa che si consuma ai danni della nostra città. E’ dunque per lo meno necessario che si assegni alla nostra città qualche struttura, fra le varie tipologie di uffici previsti da Trenitalia (Qualità, Produzione, eccetera) che in realtà sono ormai tutti ubicati in riva allo Stretto, nella estrema e decentrata periferia della regione.
Siamo comunque sicuri che, con l’arrivo della primavera, la deputazione catanzarese possa finalmente risvegliarsi dal torpore che l’attanaglia da tempo immemorabile per “iniziare” a svolgere il mandato loro assegnato dai cittadini del Capoluogo: DIFENDERE LA CITTA’.
I consiglieri comunali:
Eugenio RICCIO
Jonny CORSI