Un Catanzaro falcidiato dalle assenze per infortuni è corsaro ancora a Lamezia Terme, dove la Vigor è sbaragliata (0-2) con reti di Caputo e Iannelli. Il Catanzaro fallisce anche un rigore con Berardi.
Il Ds biancoverde Zizza si rende protagonista di un gesto poco sportivo verso la panchina giallorossa, rea di avere esultato per il rigore concesso. Sindrome da imbunnamento.
La vigilia della partita seguente è assai convulsa.
E’ l’11 Ottobre ed i calciatori giallorossi chiedono alla società un incontro all’Hotel Palace, richiedendo garanzie sugli stipendi maturati e ancora non corrisposti.
Alla riunione è presente il Direttore Generale Gianni Improta.
Il giorno seguente il Catanzaro batte anche la temibile Scafatese (1-0) con una fantastica punizione a foglia morta di Max Caputo.
Il successivo comunicato della società è un fulmine atteso: “La società F.C. Catanzaro precisa di essere in ritardo di qualche giorno, rispetto a parte degli impegni contrattuali assunti con i calciatori”.
Viene sottolineata anche la “grande professionalità dimostrata, in campo e fuori, dallo staff tecnico e da tutti i giocatori giallorossi, ai quali va il ringraziamento, la stima ed il rispetto della società e di tutti i tifosi”.
La storia dell’effeccì sembra vivere costantemente sul filo del rasoio, e neanche la caduta del Cosenza a Noicattaro riesce a far scemare la preoccupazione della tifoseria.
Giovedì 16 Ottobre il Catanzaro è di scena in notturna allo Scida per la sfida di Coppa Italia contro il Crotone di Moriero, che lotta al vertice della Lega Pro I Divisione. Provenza schiera le seconde linee ed i giallorossi vengono eliminati (3-2), nonostante il tentativo di rimonta firmato da Diarra e Marchano.
Il 18 Ottobre, alla vigilia della trasferta di Monopoli, l’FC comunica che “in serata ha provveduto, per come era stato concordato martedì scorso, a saldare ai calciatori le residue spettanze e che quindi è, ad oggi, in perfetta sintonia con gli impegni assunti con giocatori e tecnici ad inizio campionato”.
A Monopoli finisce 0-0, il Catanzaro è su una perfetta linea di continuità di prestazioni e risultati.
I lavori di adeguamento del Ceravolo, nel frattempo, proseguono senza particolari intoppi.
Il 26 Ottobre il Ceravolo ospita una diretta concorrente nella corsa ai play-off, il Pescina. Il Catanzaro soffre ma raggiunge meritatamente il pareggio (1-1) con Di Maio nel finale di partita.
Il Cosenza perde a Gela e viene raggiunto in vetta dai siciliani.
L’FC regolamenta anche l’ingresso alla tribuna stampa: “nella tribuna stampa sarà consentito l’ingresso solo a 25 giornalisti (professionisti o pubblicisti) accreditati dalle rispettive testate e che abbiano con le testate stesse un rapporto di lavoro dipendente (con contribuzione alla gestione principale dell’Inpgi) o un rapporto di collaborazione o corrispondenza coordinato e continuativo”.
Novembre 2008
A Novembre la città si accende in un istante. Non sono solo versi di un tormentone invernale.
Il Catanzaro espugna il tostissimo campo dell’Andria (0-1), con una pesantissima rete di Caputo.
Per la partita interna con la Val di Sangro, con il supporto dei club organizzati, si utilizza anche il sistema di prenotazione biglietto tramite sms
Antonio Montella, Tomi e Gimmelli stendono la Val di Sangro (3-1), ma la risposta del pubblico non è ancora in linea con la qualità delle prestazioni offerte dai giallorossi di Provenza.
Il 16 Novembre il Catanzaro conquista a Melfi la terza vittoria consecutiva (2-3) in una girandola di emozioni fino all’apoteosi della magica palombella di un Caputo strepitoso.
Si avvicina la data del derby del San Vito col Cosenza, e varie autorità si esprimono scongiurando il rischio di una partita a porte chiuse per motivi di ordine pubblico.
Il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria Giuseppe Soluri parla della necessità di “restituire alle due città un evento bello e coinvolgente depurato da inutili tensioni o anacronistiche contrapposizioni”
Il Sindaco Olivo appoggia la posizione di Soluri: “La proposta del dott. Soluri di chiedere al Ministero dell’interno di consentire ai tifosi giallorossi la trasferta a Cosenza per l’atteso derby dell’8 dicembre mi trova concorde”.
Il Catanzaro è atteso da un big match al Nicola Ceravolo. Il Gela, adesso terzo a soli due punti dai giallorossi, è squadra che può puntare alla promozione diretta in I Divisione. Il Catanzaro va in svantaggio, recupera con Berardi e meriterebbe la vittoria per qualità del gioco e determinazione.
Finisce 1 a 1, e va bene così anche perché il Cosenza è bloccato sul pari interno dal Monopoli.
I giallorossi ritrovano la vittoria la domenica successiva, con una doppietta di Max Caputo contro il Barletta (2-1). Ritroviamo una tifoseria vecchia amica: oltre allo scambio di felpe e sciarpe biancorosse e giallorosse, i ragazzi della Massimo Capraio offrono un pasto caldo e da bere ai circa 400 tifosi provenienti da Barletta.
Si chiude così uno straordinario mese di Novembre. Siamo tutti pronti per la partita.
Ma il Comitato di Analisi sulla Sicurezza delle Manifestazioni Sportive valuta “ad alto rischio” Cosenza-Catanzaro e decide di chiudere il settore ospiti: niente San Vito per i tifosi giallorossi,
Dicembre 2008
E’ dal 1988 che Cosenza – Catanzaro manca nel calendario dei campionati professionistici.
E’il giorno dell’Immacolata, il derby si gioca come posticipo del lunedì.
I tecnici Provenza e Toscano hanno preparato meticolosamente la gara.
Niente trasferta, i supporters giallorossi cercano di organizzarsi per seguire la partita tanto attesa e poi discutibilmente vietata. Viene allestito un maxi-schermo all’interno dell’Auditorium Casalinuovo.
Tre tifosi giallorossi sorvolano il San Vito con dei deltaplani, trascinando uno striscione con la scritta “Le Aquile vi sovrastano sempre”. Il vunno assale i cosentini tanto per la geniale intuizione in sé quanto per l’eco mediatica che le principali testate e reti televisive nazionali danno all’avvenimento. La partita offre pochissime emozioni.
Un ottimo Catanzaro ferma un confusionario Cosenza sullo 0-0. Il Gela recupera due punti su entrambe le avversarie.
Il 14 Dicembre il Noicattaro fa visita al Catanzaro.
La curva commemora il compianto Massimo Capraro con una speciale coreografia in suo onore.
Il maltempo e le pessime condizioni del terreno di gioco frenano i giallorossi, che non riescono ad andare oltre l’1 a 1 (altro gioiello di Caputo).
Rientra in campo Frisenda, a 9 mesi dal terribile infortunio subìto. Il Cosenza si riporta a +4 vincendo a Melfi.
Il 2008 del Catanzaro si chiude in Ciociaria, ad Isola Liri.
Al Nazareth giunge il terzo pareggio consecutivo (1-1), su cui incide una pessima conduzione arbitrale e la provocatoria condotta di gioco della matricola laziale.
Il Cosenza si salva dalla sconfitta interna col Pescina, grazie ad una fantasiosa intuizione del direttore di gara che vede un rigore laddove contatto neanche lontanamente c’è. Il Gela vince e guadagna altri due punti. Il Catanzaro chiude uno straordinario girone d’andata al terzo posto, con due lunghezze di distanza dal Gela e quattro dalla capolista Cosenza.
Tutto ciò, in attesa di una campagna acquisti che difficilmente potrà vederci protagonisti di particolari colpi ad effetto.
33 punti sono un bottino che va al di là delle più rosee aspettative. Proiettando sull’intera stagione farebbero 66 punti. Il Benevento nella passata stagione ha ammazzato il campionato arrivando a quota 68.
Ma il vero grande valore di questa squadra è in colui che ha creato un gruppo, colui che motiva tutte le componenti, serio direttore d’orchestra che carica l’ambiente dopo prestazioni sottotono e fa da pompiere a seguito di ogni vittoria.
Si chiama Nicola Provenza ed ha inculcato una filosofia vincente. Blindatelo con un vitalizio.
Questa squadra regala una certezza, quella di giocare con personalità su ogni campo.
Magari potrà anche non vincerlo questo storicamente maledetto campionato.
Per farlo servono anche rigori generosi in zona cesarini, e portieri bomber dell’ultimo minuto.
Ma abbiamo posto le basi per crederci, fino alla fine.
Auguriamo un 2009 carico di soddisfazioni a tutti i lettori di uscatanzaro.net!