Rassegna stampa

Gaucci: «Carraro? E’ un fantasma»

Il patron del Perugia Gaucci prima dell’assemblea di Lega: “Il presidente della Figc ha infangato la credibilità del calcio”. Aliberti: “Salernitana in B”.

MILANO, 30 luglio 2003 – Fuoco e fiamme. Ormai la “querelle” Catania, annessi e connessi (vedi Genoa, Salernitana e Cosenza), sta toccando picchi impensabili. A lanciare l’ennesima bordata è stato questa mattina Luciano Gaucci. Il presidente del Perugia si è presentato a Roma per l’assemlea di Lega dei club di A e B, che dovrebbe affrontare i problemi scatenati dalla vicenda del Catania, e non le ha certo mandate a dire. Accuse precise nei confronti del presidente federale. “Carraro è un fantasma in Federazione, perché fa solo i suoi interessi personali. Se ne deve andare non solo per il Catania ma per i vari conflitti di interessi che lo riguardano”, ha tuonato il patron perugino, secondo il quale, all’origine di tutti i problemi ci sarebbe proprio il presidente della Figc.

“Trovare una soluzione sarà difficile – ha aggiunto Gaucci – quando un coccio viene buttato per terra e si sfascia non è certo facile rimetterlo a posto. Ma il problema vero è Carraro, perché non ha voluto accettare la sconfitta della Caf e ha cercato artifizi e trucchetti per raggiungere i suoi obiettivi. Lui usa tutti a suo uso e consumo, ma se fa il banchiere non può fare il presidente federale. È lui la rovina del calcio, ma perché dobbiamo tenercelo?”. Il rischio, a questo punto, è la partenza irregolare dei campionati, ipotesi più che probabile secondo Gaucci. Sentite: “Sempre Carraro ha messo i club uno contro l’altro, e per colpa sua ora litighiamo tutti. Io credo che a parte il Catania anche la Salernitana e il Genoa debbano essere ripescate nel campionato cadetto”. Come se non bastasse Gaucci ha inferto il colpo “letale”: “A questo punto dovrebbero dargli l’ergastolo, così ce lo toglieremo definitivamente da torno. Ha infangato la credibilità del calcio ma tiene troppo alla poltrona per andarsene”.

Più contenuto l’intervento di Aniello Aliberti, presidente della Salernitana: “Ritengo che la Federcalcio e la Lega debbano ottemperare alla sentenza del Tar di Salerno secondo la quale la Salernitana è in serie B. Questo è un problema di regole – ha aggiunto -, perché, all’inizio della stagione, fu detto che quattro squadre retrocedevano dalla B e a oggi ne sono retrocesse tre. La mia presenza qui? Per motivi d opportunità ho chiesto di non partecipare al Consiglio, perché ci sono degli abusivi che vi siedono, delle persone che sono state elette in un’assemblea contro la quale abbiamo fatto ricorso alla Corte Federale. Leggerò una mia memoria e comunque parteciperò all’Assemblea. Quando inizieranno i campionati? Io non lo so e non chiedetelo a me perché non sono io che decido”.

Infine il Genoa. La società rossoblu ha chiesto oggi al Tar della Liguria il rinvio della discussione del ricorso per la riammissione della squadra in serie B. Il Tar ha accolto la richiesta e ha rinviato la discussione alla prossima camera di consiglio, in programma il 28 agosto. Il Genoa aveva presentato ricorso contro il provvedimento della Figc del 9 luglio e del Coni del 7 luglio che avevano ammesso il Catania in B senza attuare il blocco delle retrocessioni, che avrebbe “ripescato” dalla C1 oltre allo stesso Catania, il Genoa, la Salernitana e il Cosenza. Il Genoa ha deciso così di attendere il pronunciamento del Cga di Palermo che domani dovrà discutere il ricorso della Figc contro la decisione del Tar di Catania di riammettere la società in B.

da Gazzetta.it

Autore

God

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