Come confermatovi durante la settimana la squadra sarà priva di Mangicasale e dello squalificato Beradi.
La giornata di oggi dopo una breve fase di riscaldamneto è stata incentrata sulll’esecuzione degli schemi a palla ferma, calci di punizione, corner e infine calci di rigore.
A turno sulle punizioni dal limite si sono alternati Armenise, Caputo, Tomi e Cardascio, autore di pregevoli esecuzioni.
A fine allenamento Provenza ha confermato che la partita di domani, pur essendo un derby sentito, non sarà decisivp per nessuna delle due compagini, poichè ancora non è terminato nemmeno il girone di andata.
Il tecnico salernitano ha ringraziato i tifosi che hanno fatto lavorare la squadra in tranquillità che dall’inizio di stagione non è mai mancata.
Stamattina abbiamo avuto il piacere insieme ad altri tifosi di dialogare con un grande e storico tifoso del Catanzaro, il figlio dell’ex massaggiatore Cirene, scomparso da poco.
Discutendo, fra una parola e l’altra, ci ha detto che non riesce a comprendere questa rivalità con la città di Cosenza, dove fra l’altro ricorda che il Catanzaro ha scitto bellissime pagine della sua gloriosa storia calcistica.
Con grande nostro stupore ci ha ricordato che proprio un 8 dicembre festa dell’Immacolata, precisamente del 1965, Edizione Coppa Italia 65/66, il Catanzaro in campo neutro al San Vito ospitò la Lazio dominandola e vincendo per 3 a 1, con goal di Bonfada, Tribuzio e Gianni Bui e cosa ancor di più sorprendente che autobus e tifosi del Catanzaro quel giorno andarono via da Cosenza fra gli applausi dei tifosissimi giallorossi cosentini.
Per la cronaca in quella stagione il Catanzaro disputò la finale di Coppa Italia contro la Firentina, che perdemmo ai supplementari per 2 a 1 con uno “stranissimo” calcio di rigore assegnato per un fallo di mani del difensore Sardei.
Queste le formazioni che scesero in campo;
Fiorentina: Albertosi, Pirovano, Rogora, Bertini, Ferrante, Brizi, Hamrin, Merlo, Brugnera, De Sisti, Chiarugi.
All.: Chiappella
Catanzaro: Provasi, Marini, Lorenzini, Maccacaro, Tonani, Sardei, Vanini, Marchioro, Bui, Gasparini, Tribuzio.
All.: Ballacci
Arbitro: Sbardella di Roma
Nella foto il biglietto della finale di Coppa Italia, tratto dal sito storico di Agostino