L’OCCHIO SULLA CITTA’ – ”Via Eraclea, una strada fantasma nel cuore d…

riceviamo e pubblichiamo

“VIA ERACLEA, UNA STRADA FANTASMA NEL CUORE DEL QUARTIERE MARINARO”

Strada comunale, strada privata o strada ad uso pubblico  ? E’ quanto si chiedono oramai da  vent’anni i cittadini della nostra Città residenti in via Eraclea, quartiere marinaro, danneggiati dall’impraticabilità della strada resa addirittura impercorribile nei mesi invernali causa le avverse condizioni climatiche.
Ma, come se non bastasse, al primo accenno di pioggia, quantità industriali di detriti confluiscono da via Eraclea in via Taranto facendola diventare una pista da motocross, con tutte le nefasti conseguenze per i cittadini ivi residenti.
Per meglio comprendere la problematica, è allora necessario capire a chi appartiene via Eraclea, atteso che affinchè sia il Comune a provvedere alla manutenzione della strada, si deve trattare di una strada pubblica, cioè di proprietà dell’ente pubblico, oppure si deve trattare di strada di uso pubblico (ovvero di una strada utilizzata da un numero indeterminato di persone e idonea a soddisfare esigenze di interesse generale). Chiaramente, in mancanza di questi presupposti, la strada non puo’ qualificarsi come di uso pubblico e, conseguentemente, l’amministrazione non è tenuta alla relativa manutenzione. Ergo: la strada esclusiva è a carico dei privati. Nel caso di via Eraclea, il settore LL.PP (gestione del territorio) con lettera nr. 96507 di protocollo del 3 novembre 2008, rispondeva ad alcune mie sollecitazioni “che la strada in oggetto (via Eraclea) non è di proprietà di questa amministrazione comunale”.
A questo punto, quindi, alcune domande sorgono spontanee: se via Eraclea è privata, chi paga i recenti lavori di ripristino stradale in via Taranto, effettuati per conto dell’amministrazione comunale,  provocati dalle piogge di questi ultimi giorni e, soprattutto, dai detriti che da via Eraclea hanno finito col danneggiare la via Taranto recentemente asfaltata ? Il Comune, pantalone . . . . o il privato proprietario della strada ?
Ovvero, se la via Eraclea è l’unica strada di accesso a recenti costruzioni per civili abitazioni, la stessa non dovrebbe intendersi come strada ad uso pubblico, visto che soddisfa esigenze di interesse generale, e quindi essere manutentata dal Comune ? Ma, soprattutto, con quale criterio si concedono permessi di costruzione in aree non servite da strade pubbliche e la cui cementificazione contribuisce ad aggravare
il già precario assetto idreogeologico?
Probabilmente, per alcuni dirigenti di questa amministrazione, via Eraclea rappresenta una “strada fantasma” funzionale per il soddisfacimento di interessi che poco attengono la normale vita quotidiana dei cittadini residenti. Al contrario, credo che questa strada possa assurgere a “simbolo” di una burocrazia che, molto distante dal territorio, negli ultimi anni tanti danni ha causato, soprattutto nel quartiere marinaro, permettendo una cementificazione indiscriminata nelle colline che diramano verso il mare senza prevedere strade, servizi, canalizzazione delle acque e quant’altro. E, chiaramente, alle prime piogge i risultati sono sotto gli occhi di tutti ed i cittadini tutti sono costretti a pagarne le conseguenze. In attesa di ulteriori verifiche, cercheremo di sapere dall’onnipotente “tecnocrazia” comunale, con interpellanze e comunque
tutti gli strumenti a disposizione, chi dovrà pagare i lavori di manutenzione di via Eraclea ed i danni in via Taranto. Chissà che questa volta non tocchi a qualche dirigente un pò superficiale . . .???

Eugenio Riccio
capogrupo consiliare
Movimento Civico
Catanzaro nel Cuore

Autore

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