«Caro Presidente Parente, sarò con Te, così come sento, e con tutti i tifosi giallorossi nella festa per il possibile âripescaggioâ. Non discuto i meriti sportivi della società , né ho mai messo in dubbio la sana gestione dell’attuale dirigenza, così come l’impegno degli atleti in campo e dei tifosi sugli spalti. Tra loro c’ero anch’io. Da sempre. Al punto tale in passato da arbitro da scrivere il Catanzaro quale unica squadra per la quale non essere designato a dirigere gare nelle diverse serie o rinunciare oggi ad incarichi di giustizia sportiva dai quali dipende, direttamente o indirettamente, una decisione riguardante i colori giallorossi calabresi. Giusto il richiamo alla storia, quindi, che per ognuno di noi ha un significato denso di emozioni, magari pure di delusioni, ma anche di tante gioie. Se verrà , saluteremo di buon grado il âripescaggio d’agostoâ. Ma se non dovessero poi crearsi tutte quelle condizioni che a pioggia favorirebbero la âpromozioneâ del Catanzaro, pensiamo che forse lo sport, finalmente, ha avuto il sopravvento su altre logiche, nelle quali magari anche noi in passato siamo rimasti vittime. Saremo, in quel caso, egualmente presto in grado di conquistare le nostre promozioni. Sul manto erboso, dove lo sport dovrà in fretta ritrovare l’unica possibile ragione di confronto».
Fausto Taverniti