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Il brutto anatroccolo

Dott. Provenza, è un vero piacere!
di Giuseppe Mangialavori

Nascere tra l’indifferenza e il silenzio per poi rivelarsi vincenti. Non c’è nulla di più bello e gratificante per chi sta lavorando per realizzare un sogno. Una squadra tosta e bene assortita, con i tasselli del puzzle che combaciano a meraviglia, per la magica regia del Dottor Provenza .

A volte è giusto analizzare il presente esorcizzando eventuali timori reverenziali nei confronti della scaramanzia. E’ giusto farlo, nel rispetto di un’analisi da dedicare a chi sta lavorando ottimamente e sta portando il nome Catanzaro dove mai negli anni di serie C2 da U.S. era arrivato. Si ricordano ingiustificati entusiasmi e presenze numerose al Ceravolo in tempi in cui l’U.S. viaggiava a quattro punti dalla zona playoff, con strombazzate varie e propositi di spaccare in due il mondo, puntualmente offesi e resi alla fine realtà solo grazie ad un ripescaggio, forse giusto tributo da parte di una dea bendata fino a quel momento assente, ma pur sempre ripescaggio.

Si raggiungono gli obiettivi ed insieme ad essi vengono offesi i sogni di gloria da una gestione scellerata di un patrimonio prezioso per tutti. Una sorta di agonia con epilogo a tutti noto.

E poi la voglia di riprendersi e riapparire sotto mentiti acronimi con budget veri o falsi e professionisti al servizio di quello che fu e viene ribattezzato F.C.
Oggi un tifoso/presidente che prende in mano la situazione tra difficoltà inimmaginabili (si fa per dire perché tutti, anche i ciechi conoscono i molteplici ostacoli e gli sforzi che l’attuale dirigenza sta provvedendo a fare) insieme ad un altro tifoso, Soluri che già a suo tempo e con le lacrime amare agli occhi aveva sperimentato quanto fosse difficile gestire questo patrimonio cittadino (regionale). Al loro fianco amici vecchi… e nuovi…, tutti mossi da voglia di rivincita. Il tutto condito da un silenzio assordante ed uno scetticismo/diffidenza/incredulità/indifferenza mal celati dai più che ritengono di non dovere o potere dedicare parte del proprio miocardio ad un team che sta facendo molto di più di qualsivoglia altro nella stessa categoria. “Se l’invidia fosse febbre, tutto il mondo l’avrebbe”, così nel film “la febbre” di Fabio Volo suggeriva il padre del protagonista. Mettiamoci anche quella, non guasta.
In un panorama così vario il Catanzaro vince, stravince, convince e (chiedo scusa alla capolista) non solo di misura. Capitomboli degni delle migliori attività circensi e poi abbracci, sorrisi di ragazzi ben selezionati e portati alla corte del Dott. Provenza per stupire coloro i quali dall’alto di una presunta esperienza non meglio certificata, rimangono ora taciturni e disarmati non potendo dare fuoco alle proprie polveri perchè bagnate dai successi di ragazzi che non sono presenti sugli almanacchi e non possono vantare un curriculum altisonante, ma stanno mettendo in ginocchio gli avversari.

Il Ceravolo, malconcio e ancora in embrione, non permette a coloro che potremmo senza errare definire “i nostri eroi”, di essere degnamente incorniciati da quell’affetto che meritano e che ai tempi che furono, superficialmente fu offerto a gente come Battafarano, Bugiardini, Acciaio, Di Dio, Acampora, Ingenito, Angan, Babbuscia, Guzman, Castagna, Cicchetti, Cordone, Fiorentini, Germini, Gasparini, Gioffrè, Iaria, Ingrosso, Loreti, Pizzimenti, Oliva, Niccolini, Minadeo, Tiberi, Paggio, Caggianelli, Libro, Babbuin ecc. ecc. e poi Specchia (signor “palla avanti alla W il parroco e pedalare”), o Morgia (signor “dalla prossima le vinco tutte”). Il curriculum dei giallorossi nell’ex C2 non è dei più ehm…come dire… gratificanti…!!!

Oggi il brutto anatroccolo sta studiando per diventare cigno o meglio Aquila reale (e magari con anteposto un bel “U.S.”…non è vero Pasquale???…), non possiamo scommettere sulla compiutezza del progetto, ma dobbiamo documentare la realtà dei fatti perché farlo è nostro dovere. Che i detrattori continuassero nel loro mestiere produttivo, porta bene a Mancinelli & C. ma noi non possiamo esimerci nel dichiarare a questi ragazzi che stanno dimostrando di essere seri professionisti, la nostra stima ed il nostro sincero affetto.

Comunque vada a finire, grazie ragazzi, grazie Mister Provenza, tra mille difficoltà state lavorando per restituire al capoluogo di regione la dignità (sportiva) smarrita.

Ai lettori chiedo scusa e dico shhhhh, non lo diciamo a nessuno, silenzio! Giocano le Aquile!!!

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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